29 marzo 2024
Aggiornato 10:00
il successore di ghizzoni

Unicredit, Jean-Pierre Mustier: ecco chi è il nuovo ad

Jean-Pierre Mustier torna in Unicredit nelle vesti di amministratore delegato, ma è una vecchia conoscenza dell'istituto. Il curriculum è di tutto rispetto, peccato solo per un paio di episodi spiacevoli da (far) dimenticare

ROMA - Jean-Pierre Mustier è il nuovo amministratore delegato di Unicredit. Il comitato nomine si è riunito ieri sera e già questa mattina il Cda ha deciso all'unanimità il nome del successore di Federico Ghizzoni. Mustier sarà in grado di risollevare le sorti dell'istituto che ha perso circa il 62% del proprio valore dall'inizio dell'anno?

Chi è Jean-Pierre Mustier
Jean-Pierre Mustier è francese, 55 anni, ed è una vecchia conoscenza di Unicredit. Dopo esser stato responsabile dell'Investment banking della Société Générale, nella quale ha esordito nel lontano 1987, approdò nel gruppo di Piazza Cordusio nel 2011 per occuparsi direttamente – vista la sua precedente esperienza nel settore - della divisione Corporate & Investment Banking, dedicata alle grandi imprese e alla banca d'investimento. Nel 2014 lasciò il ruolo per entrare nell'International advisory board del gruppo, ma nel 2015 decise di salutare Unicredit per diventare partner del fondo Tikehau Capital.

Il ritorno in Unicredit come amministratore delegato
Oggi torna nell'istituto bancario italiano in qualità di nuovo ad. La sua nomina ha battuto le candidature di altri due aspiranti banchieri italiani in corsa per la poltrona di Unicredit, l'attuale vice direttore generale Gianni Franco Papa e Carlo Vivaldi. Il profilo internazionale ha avuto la meglio su quello italiano degli altri candidati, ma probabilmente è stata determinante la sua competenza maturata nel mercato dei capitali, che potrebbe rivelarsi molto utile in vista di un aumento di capitale di Unicredit. Ad opporsi alla sua elezione come nuovo capoazienda sarebbero stati soltanto Luca Cordero di Montezemolo e Francesco Gaetano Caltagirone.

Un paio di episodi spiacevoli da far dimenticare
Peccato solo per un paio di episodi spiacevoli che compaiono nel profilo professionale del nuovo ad. Il primo riguarda lo scandalo del trader Jerome Kerviel, che causò una perdita da 5 miliardi di euro nei conti di SocGen (Mustier si è sempre dichiarato all'oscuro dei fatti, sebbene sia stato coinvolto nella vicenda). Il secondo riguarda invece un'operazione che lui stesso avrebbe messo in atto sulla scorta di informazioni riservate e per la quale si è beccato una multa da centomila euro per insider trading: il 21 agosto 2007 vendette 6mila azioni SocGen proprio prima dello scoppio della crisi finanziaria globale a causa della bolla americana dei mutui subprime.