Fmi bacchetta la Germania: sta accumulando troppo surplus
La Germania corre mentre l'Europa arranca. E' questa la critica che il FMI muove al gigante economico tedesco e per questo ha deciso di chiedere alla locomotiva del continente di rallentare, puntando di più sugli investimenti e meno sul risparmio nazionale
ROMA - Troppo «formica» la Germania. Il Fondo monetario internazionale oggi bacchetta la locomotiva d'Europa perché starebbe accumulando eccessivamente sia in termini di avanzo di bilancio, sia sul fronte del surplus di partite correnti, ovvero gli scambi con l'estero che oltre ai beni includono anche servizi e poste finanziarie.
La Germania corre mentre l'Europa arranca
Non è la prima volta che questo genere di accuse viene rivolto al colosso economico del continente. Ma stavolta il Fondo monetario internazionale accompagna le critiche con cifre precise. Se la Germania continua di questo passo, finirà per strafare sul bilancio accumulando una posizione di investimenti netta con l'estero pari a quasi il 90% del suo Pil, e questo mentre il resto di Eurolandia fatica a crescere (secondo molti osservatori proprio a causa dell'eccessiva parsimonia tedesca).
Più investimenti e meno risparmio
Secondo il Fmi «se le entrate fiscali dovessero rivelarsi superiori alle attese, come già accaduto a più riprese negli ultimi anni, le relative risorse addizionali andrebbero usate per promuovere ulteriormente gli investimenti». Nel medio termine, il bilancio in pareggio tornerà in surplus, in parte a causa dell'attenuarsi dei costi legati agli interessi sul debito, e l'incidenza dell'indebitamento dovrebbe tornare sotto il 60% del Pil per il 2020. Secondo queste stime, la Germania supererà l'obiettivo di medio termine previsto dal Patto di stabilità e di crescita, pari al meno 0,5% del Pil.
Le richieste del FMI
Alla luce di questi dati, che permettono di realizzare una spesa addizionale per investimenti senza violare le regole del bilancio comunitario, Washington chiede al gigante teutonico di lavorare per ridurre il surplus delle partite correnti. «La priorità dev'essere l'investimento pubblico», ha sottolineato il capo della missione del Fmi in Germania, Enrica Detragiache. Gli investimenti, infatti, potrebbero permettere di raggiungere un duplice obiettivo: da un lato quello di sostenere la domanda interna, contribuendo anche alla ripresa dell'Eurozona, dall'altro quello di ridurre il surplus commerciale. Il Fondo ha anche chiesto al governo tedesco di intervenire per liberalizzare i servizi, in particolare le libere professioni, e rafforzare gli strumenti ad hoc per il contrasto alla formazione delle bolle immobiliari.
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