Agricoltura, Martina: «E' necessario un salto di qualità nelle politiche Ue»
Il ministro delle politiche agricole Maurizio Martina è intervenuto presso il presidio della Coldiretti al Brennero
BRENNERO (askanews) - «Il messaggio 'Europa svegliati' che voi della Coldiretti lanciate qui al Brennero e' un messaggio importante, perche' non ci sara' nessuna azione di politica nazionale che da sola sappia cambiare lo scenario, se non ci sara' un salto di qualita' nelle politiche europee». Lo ha dichiarato il ministro delle politiche agricole Maurizio Martina oggi presso il presidio della Coldiretti al Brennero.
Martina: Serve un salto di qualità nelle politiche europee
«E questo vale tanto per una questione drammatica come quella dei migranti, quanto per la difesa di interi settori dell'economia reale, serve in sostanza una politica europea nuova. Il fatto politico nuovo e interessante di queste ore e' che Bruxelles si rende conto che servono misure straordinarie, perche' la crisi non e' una crisi di singoli paesi ma e' una crisi europea", ha aggiunto il ministro. «Ieri il Consiglio ha discusso per la prima volta una proposta della Commissione ovvero 500 milioni di euro aggiuntivi da spendere subito in particolare per la filiera del latte, della zootecnia e della carne. Questo si aggiunge al lavoro fatto negli ultimi mesi e alle risorse aggiuntive che pure noi abbiamo destinato all'agricoltura come i 120 milioni per il piano latte e i 70 milioni per le ristrutturazioni aziendali. Martedi' prossimo al Consiglio europeo a Lussemburgo ci sara' l'atto finale di delibera di questo piano e questo coincide con la nostra giornata finale all'Expo a Milano», ha concluso Martina.
Sul tema delle etichettature l'Ue è troppo timida
«Bisogna cambiare gli strumenti di tutela del vero made in Italy agroalimentare", ha detto ancora il ministro delle politiche agricole Maurizio Martina presso il presidio della Coldiretti al Brennero. «Due settimane fa - ha continuato il ministro - per la prima volta a Madrid abbiamo fatto firmare un documento a Francia, Spagna e Portogallo sul tema dell'etichettatura e origine per il latte e i suoi derivati ed e' la prima volta che questo tema viene condiviso fra diversi Paesi. E questo significa che la battaglia di questi Paesi puo' diventare una battaglia europea e non solo italiana», ha sottolineato il ministro. «Dopo il Consiglio di martedi' prossimo a Lussemburgo scrivero' al Commissario per far leva su questo documento, per riproporre il sistema delle etichettature, anche perche' su questo fronte la Commissione e sempre troppo timida", ha aggiunto Martina. «Anche l'ultima relazione che ci hanno presentato francamente e' inaccettabile. Dobbiamo pertanto andare avanti e dopo il piano straordinario per la zootecnia, dobbiamo insistere sull'etichettatura e la tracciabilita' per riuscire a rinnovare il rapporto fra cittadini e produttori. L'obiettivo ultimo - ha concluso Martina - rimane quello di riuscire a difendere il reddito delle persone che spendono la loro vita con passione nell'agricoltura italiana».
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