23 settembre 2023
Aggiornato 23:00
Sostenibilità

Green economy: in Italia è una cosa seria

Secondo i dati Unioncamere e Fondazione Symbola l'economia sostenibile nel Paese ha generato 101 miliardi di valore aggiunto, il 10,2% del Pil. Dal rapporto «La situazione energetica nazionale nel 2014» del Mise invece è emerso che le rinnovabili sono la prima fonte di generazione elettrica

ROMA – La sostenibilità in Italia è una cosa seria: la green economy nel Paese ha generato 101 miliardi di valore aggiunto, il 10,2 per cento del Pil, mentre le energie rinnovabili hanno soddisfatto nel 2014 il 43 per cento della produzione elettrica nazionale piazzandosi prime per le fonti di generazione energetica.

I NUMERI DELLA GREEN ECONOMY - Secondo i dati Unioncamere e Fondazione Symbola, diffusi da Legambiente in occasione di Festambiente, il 22 per cento delle aziende italiane attive nell'industria e nei servizi (341.500) dal 2008 ha puntato sulle tecnologie pulite per ridurre l'impatto ambientale, risparmiare energia e contenere le emissioni di CO2. La percentuale sale al 33 per cento nel settore manifatturiero. Queste scelte aziendali hanno avuto anche una ripercussione sul mondo del lavoro: oggi sono circa 3 milioni gli occupati in green jobs. Anche i consumatori sembrano apprezzare le scelte sostenibili, con il 78 per cento degli italiani disposti a spendere qualche euro in più, dietro la garanzia che il prodotto o servizio acquistato è eco-sostenibile.

RINNOVABILI PRIMA FONTE DI GENERAZIONE - Per quanto riguarda il settore dell'energia, il ministero dello Sviluppo economico ha diffuso il rapporto «La situazione energetica nazionale nel 2014», dove è emerso il primato delle rinnovabili per quanto riguarda la produzione di elettricità. «Il percorso italiano sull’energia è uno dei più avanzati d’Europa», ha commentato la sottosegretaria Simona Vicari. «I dati pubblicati dal ministero dimostrano come il nostro Paese sia non solo all’avanguardia in termini di autonomia energetica ma anche nella copertura d’energia da fonti rinnovabili che, in Italia, rappresenta un quinto della produzione. L’energia da fonti rinnovabili è la prima fonte di generazione elettrica», ha continuato Vicari. Nel report del Mise è evidenziato che «la contrazione degli usi energetici e il concomitante sviluppo delle rinnovabili nei diversi comparti energetici (elettrico, termico e trasporti) ha contribuito a far raggiungere all’Italia già nel 2013 gli obiettivi europei previsti per il 2020 (con un’incidenza delle fonti rinnovabili sui consumi finali lordi pari al 16,7%, solo tre decimi di punto al di sotto del target europeo)».