19 aprile 2024
Aggiornato 03:00
Resi noti i dati del World Economic Outlook

Fmi: L'Eurozona cresce, ma resta alta la disoccupazione

Il Fondo monetario internazionale ha rivisto al rialzo le stime di crescita nell'Eurozona, stando al World Economic Outlook (Weo), il rapporto sull'economia globale pubblicato nell'ambito delle riunioni primaverili del Fmi a Washington. Ma l'UE resta a rischio per deflazione e disoccupazione.

New York (Askanews) - Il Fondo monetario internazionale ha rivisto al rialzo le stime di crescita nell'Eurozona. Stando al World Economic Outlook (Weo), il rapporto sull'economia globale pubblicato nell'ambito delle riunioni primaverili del Fmi a Washington, per quest'anno è attesa un'espansione dell'1,5%, lo 0,3% in più rispetto alle stime aggiornate del Weo dello scorso gennaio.

L'UE cresce, ma "moderatamente"
Il dato si confronta con un +0,9% visto nel 2014 e un -0,5% nel 2013. Per il 2016 è previsto un +1,6%, lo 0,2% in più sempre rispetto ai calcoli di inizio anno. «Bassi prezzi del greggio, bassi tassi di interesse e il deprezzamento dell'euro così come uno spostamento verso una politica fiscale generalmente neutra dovrebbero sostenere l'attività economica nel 2015 e 2016».Il rapporto redatto dal Fondo non manca di sottolineare che il potenziale di crescita resta «debole, risultato delle eredità della crisi ma anche di effetti demografici e di un rallentamento della produttività precedente alla crisi».Da qui deriva un outlook di una crescita «moderata» e di un'inflazione contenuta. Nel dettaglio, per l'Area Euro l'Fmi stima prezzi al consumo allo 0,1% per il 2015 e all'1% per il 2016 contro lo 0,4% annuale del 2014. Su questo fronte, "le aspettative sull'inflazione di medio termine sono calate in modo significativo rispetto a metà 2014 anche se si sono stabilizzate dopo le recenti azioni della Banca centrale europea", che il 9 marzo scorso ha lanciato un piano di allentamento monetario.

A rischio un "brutto equilibrio disinflativo"
Stando a quanto si legge nel Weo, un'attività economica in modesta crescita insieme a una ripresa parziale dei prezzi del greggio e all'impatto del deprezzamento dell'euro dovrebbero portare a un incremento dell'inflazione e della componente core «a cominciare dal secondo trimestre del 2015", ma in entrambi i casi il Fondo si aspetta che i valori «restino sotto l'obiettivo di stabilità dei prezzi di medio termine» della Bce. «Se l'attività economica e l'inflazione dovessero deludere minacciando una discesa in un brutto equilibrio disinflativo", aggiunge il Weo, un «sostegno fiscale addizionale dovrebbe essere preso in considerazione per complementare un ulteriore allentamento» delle politiche monetarie. La disoccupazione è vista all'11,1% quest'anno, lo 0,5% in meno del 2014, e al 10,6% il prossimo. Su questo fronte il Fondo teme per l'Area euro - dove la disoccupazione giovanile, strutturale e di lungo termine è alta come in molte altre economie - «un'erosione delle competenze» professionali e il suo effetto sui trend occupazionali. Come spiegato nel Weo, "in aggiunta a politiche macroeconomiche volte ad affrontare una domanda bassa da lungo tempo, le priorità includono programmi di training più mirati, politiche attive nel mercato del lavoro e meno disincentivi fiscali all'occupazione.