27 aprile 2024
Aggiornato 03:00
La BCE con la deflazione perde ancora tempo

Draghi nuovo 'sor Tentenna' dell'economia Ue

Sui mercati finanziari un primo pomeriggio diametralmente opposto alla mattinata. Stamattina borse azionarie in rialzo, euro sotto 1,23 sul dollaro ai minimi dei 27 mesi e spread sui titoli di Stato stabile. Poi la radicale inversione di tendenza sulla scia della revisione delle previsioni dell'inflazione nell'Eurozona da parte della Bce.

ROMA - Sui mercati finanziari un primo pomeriggio diametralmente opposto alla mattinata. Stamattina borse azionarie in rialzo, euro sotto 1,23 sul dollaro ai minimi dei 27 mesi e spread sui titoli di Stato stabile. Poi la radicale inversione di tendenza sulla scia della revisione delle previsioni dell'inflazione nell'Eurozona da parte della Bce.

TAGLI DRASTICI PER 2015 - Per il 2015, la stima sull'andamento dell'indice dei prezzi al consumo è stata tagliata drasticamente da +1,1% a +0,7%, sempre piu' in area deflazione. E le parole del presidente della Bce, Mario Draghi, che ha "comprato tempo" spostando ai primi mesi del 2005 eventuali azioni, non sono piaciute al mercato. Così l'euro è volato a 1,24, mentre lo spread Btp-Bund è risalito a 130 punti. Borse azionarie tutte in ribasso con Milano a -1,49% dopo essere scesa fino a -2,31%.

EURO AI MINIMI DEGLI ULTIMI DUE ANNI - Sui mercati finanziari un primo pomeriggio diametralmente opposto alla mattinata. Stamattina borse azionarie in rialzo, euro sotto 1,23 sul dollaro ai minimi dei 27 mesi e spread sui titoli di Stato stabile. Poi la radicale inversione di tendenza sulla scia della revisione delle previsioni dell'inflazione nell'Eurozona da parte della Bce. Per il 2015, la stima sull'andamento dell'indice dei prezzi al consumo è stata tagliata drasticamente da +1,1% a +0,7%, sempre più in area deflazione. E le parole del presidente della Bce, Mario Draghi, che ha «comprato tempo» spostando ai primi mesi del 2005 eventuali azioni, non sono piaciute al mercato. Così l'euro è volato a 1,24, mentre lo spread Btp-Bund è risalito a 130 punti. Borse azionarie tutte in ribasso con Milano a -1,49% dopo essere scesa fino a -2,31%.

DRAGHI: BCE PRONTA PER ALTRI ACCOMODAMENTI - La Banca centrale europea «deve tenersi pronta ad altri accomodamenti» della sua politica monetaria «se necessario», ha avvertito il presidente Mario Draghi, durante la conferenza stampa al termine del Consiglio direttivo. Come richiesto «i tecnici hanno avviato preparativi su misure che potrebbero essere attuati tempestivamente»Draghi ha ribadito che in caso di necessità «il Consiglio resta unanime nel suo impegno a usare altri strumenti, nell'ambito del suo mandato. Questo - ha precisato - implicherebbe alterare all'inizio del prossimo anno mole e composizione del nostro piano di acquisti di titoli»«Inizio del prossimo anno non significa necessariamente il prossimo Consiglio», puntualizza il presidente Mario Draghi, interpellato durante la conferenza stampa al termine del Consiglio direttivo su cosa significhi in termini concreti temporali l'annuncio che si procederà a «rivalutare» il quadro di economia e inflazione a inizio 2015. La prima riunione operativa del consiglio direttivo nel 2015 si svolgerà il 22 gennaio.

NIENTE DEVIAZIONI ALLA BCE - Alla Bce «non tollereremo una prolungata deviazione» dell'inflazione dai livelli ritenuti coerenti con la definizione di stabilità dei prezzi, ha avvertito il presidente Mario Draghi, durante la conferenza stampa al termine del Consiglio direttivo. «E la ragione principale è che se la debolezza contagiasse anche le attese di inflazione, con tassi ufficiali a zero ne deriverebbe un aumento dei tassi reali».

LA FIDUCIA NEL PIANO JUNCKER - Il presidente della Bce ha espresso «grande fiducia» nella capacità del piano di rilancio degli investimenti voluto dagli presidente della commissione europea Jean-Claude Juncker di risollevare i livelli di domanda in Europa. Anche perché, ha voluto notare Mario Draghi durante la conferenza stampa «è l'unico piano che ci sia al momento».

NON SIAMO POLITICI - Spettano alla Commissione europea le valutazioni definitive sui piani di bilancio di Francia e Italia e sulla loro compatibilità con quanto previsto dalle regole Ue. Lo ha affermato il presidente della Bce Mario Draghi, durante la conferenza stampa. E continua, ancora: «Non siamo qui per dare lezioni o per ricattare i governi». Lo ha affermato il presidente della Bce Mario Draghi, che continua: «Non siamo politici» e aggiunge: «Ci occupiamo di garantire la stabilità dei prezzi».