27 aprile 2024
Aggiornato 06:30
Politiche europee

Padoan: dall'Ue «manca uno sforzo per la crescita e l'occupazione»

Il ministro dell'Economia in occasione dell'Eurofi di Milano: «Possiamo fare di meglio se coordiniamo meglio le politiche nazionali con le politiche comunitarie». Poi ha presentato i 3 pilastri del semestre italiano al Consiglio dell'Unione Europea: migliore integrazione del mercato interno, riforme strutturali e rilancio degli investimenti

MILANO - «Manca uno sforzo per la crescita e l'occupazione. Dobbiamo quindi mettere l'Europa su un percorso di crescita sostenuto e duraturo». E' quanto ha affermato il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, in occasione dell'Eurofi di Milano. «Possiamo fare di meglio se coordiniamo meglio le politiche nazionali con le politiche dell'Unione», ha aggiunto.

I TRE PILASTRI DEL SEMESTRE ITALIANO - Il ministro italiano ha partecipato a un dialogo con Jacques de Larosière, il quale lo ha appunto sollecitato sul tema della crescita e delle modalità per sostenerla e finanziarla. Padoan ha quindi illustrato la strategia di 3 pilastri messa a punto cogliendo l'opportunità della presidenza semestrale del Consiglio dell'Unione Europea: migliore integrazione del mercato interno, per realizzare un mercato veramente unico in molti settori; riforme strutturali, con un migliore monitoraggio delle iniziative nazionali, anche con strumenti di benchmarking, combinato alle raccomandazioni specifiche per paese; investimenti, che al tempo stesso costituiscono un contributo alla domanda ma anche un cambiamento strutturale sul lato dell'offerta, soprattutto se lavoriamo con un buon bilanciamento tra investimenti privati e pubblici.

NUOVO SCENARIO, CAMBIARE APPROCCIO - L'Europa, ha spiegato ancora Padoan, ha reagito alla crisi del 2007 con un consistente sforzo nel consolidamento di bilancio «che ha prodotto importanti risultati che vanno preservati. Il passo successivo ha riguardato la riduzione della frammentazione dei mercati finanziari, producendo l'unione bancaria. I test sul sistema bancario europeo aumenteranno la fiducia nella stabilità del nostro sistema finanziario. Questo intervento renderà più efficaci le politiche monetarieI dati più recenti sul quadro macroeconomico sono stati deludenti ancora una volta, probabilmente perché non si è capito che il quadro è cambiato in modo così radicale da richiedere un cambiamento di approccio», ha ricordato il titolare dell'Economia. 

I 2 FRONTI DEGLI INVESTIMENTI - Per queste ragioni secondo il ministro dobbiamo intervenire su due fronti: fare in modo che le aziende abbiano maggiore convenienza ad investire riducendo gli ostacoli e introdurre regole che consentono un'innovazione negli strumenti disponibili per finanziare le imprese. La presidenza italiana, ha aggiunto, ha messo molte idee sul tavolo e le prime discussioni nel merito ci saranno proprio qui a Milano nel corso dell'Ecofin. «Uno dei temi che dobbiamo affrontare sono le cartolarizzazioni, che soffrono dello stigma ricevuto dalla crisi. Per superare questo ostacolo dobbiamo creare un mercato trasparente con regole semplici a garanzia di tutti i soggetti interessati. Non ci limiteremo a ribadire l'esigenza di affrontare questo problema - ha aggiunto - ma faremo proposte concrete, nel merito, perché i policy maker prendano decisioni e facciano partire interventi risolutivi». Infine Padoan ha lanciato una proposta: «Un altro fronte sul quale si può lavorare sono le fonti di finanziamento per le piccole e medie imprese, passando attraverso regole comuni, per esempio sui minibond. Più in generale - ha concluso - il settore pubblico può svolgere un ruolo importante nel finanziamento di infrastrutture, favorendo su queste anche l'investimento privato».