28 marzo 2024
Aggiornato 10:30
Politiche europee

Bruxelles chiede più flessibilità, «nein» di Berlino

Dopo l'FMI anche la Commissione UE sostiene che il Governo tedesco può fare di più in termini di politiche di bilancio per favorire la crescita. Per il ministro delle Finanze tedesco, Schaeuble, però sarebbe «un errore e non prenderemo questa strada».

BRUXELLES - Dopo il Fondo monetario internazionale (FMI) anche la Commissione europea sostiene che la Germania può fare di più in termini di politiche di bilancio per favorire la crescita, a favore di tutta l'area euro. «Come abbiamo detto nelle nostre raccomandazioni ai paesi, riteniamo che in Germania ci siano margini per aumentare gli investimenti», ha affermato il portavoce del Commissario europeo agli Affari economici Jyrki Katainen, Simon O'Connor. «Aiuterebbe l'economia tedesca ma anche il riequilibrio dell'insieme dell'area euro».

IL VERTICE ECOFIN DI MILANO - La questione di come rilanciare la crescita sarà uno dei temi chiave del Consiglio informale Ecofin che si terrà venerdì e sabato a Milano. Una riunione in cui la Germania, dato l'equilibrio in cui ha rimesso i conti pubblici e la dinamica più che prosperosa del suo commercio con l'estero, potrebbe finire sotto pressione proprio per fare di più a favore del rilancio, tramite aumenti degli investimenti pubblici.

LE RICHIESTE DEL FMI - Richieste in tal senso sono già giunte dalla direttrice del Fmi Christine Lagarde, che ha anche quantificato in maniera precisa i suoi suggerimenti. La Germania dovrebbe aumentare di 0,5 punti di Pil l'anno gli investimenti in ammodernamenti infrastrutturali. 

SCHAEUBLE, BILANCIO RIMARRÀ IN PAREGGIO - Da Berlino però arriva un secco «Nein». Il ministro delle Finanze della Germania Wolfgang Schaeuble ha spiegato senza mezzi termini che aumentare la spesa pubblica sforando le regole di bilancio allo scopo di rafforzare la crescita economica sarebbe «un errore e non prenderemo questa strada». Il ministro in un articolo sul quotidiano finanziario Handelsblatt, ha chiarito che il bilancio in pareggio - risultato atteso sul 2015 e che non si verifica fin dal 2015 - è qualcosa che deve restare. Aver rimesso il bilancio in equilibrio «non è fine a sé stesso ma è un segno sul fatto che si può contare su di noi. Lo abbiamo promesso. E' l'unico modo di garantire la fiducia», ha insistito Schaeuble. Peraltro secondo il ministro tedesco «in questi anni abbiamo dimostrato che una politica di bilancio solida è la cosa migliore per crescita e lavoro».