19 marzo 2024
Aggiornato 11:00
Politiche europee

Le reazioni alle misure varate dalla Bce

Il «piano Draghi» ha incassato forti consensi dalle istituzioni, finanziarie e non e dal settore privato. Per l'Fmi sono scelte «fortemente benvenute che aiuteranno a contrattaccare i pericoli della bassa inflazione». Per il Commissario Ue agli Affari economici sono stati «passi importanti». Molti i commenti positivi anche in Italia

FRANCOFORTE – Le misure varate dall'ultimo board della Banca centrale europea, sebbene non siano state prese all'unanimità come ha spiegato il governatore Mario Draghi, stanno raccogliendo forti consensi dalle istituzioni, finanziarie e non e dal settore privato. Per il direttore generale del Fondo monetario internazionale (Fmi) sono «fortemente benvenute le misure varate dalla Bce, che aiuteranno a contrattaccare i pericoli creati da un prolungato periodo di bassa inflazione». Il portavoce del Commissario europeo agli Affari economici Jyrki Katainen, Simon O'Connor invece ha plaudito il «piano Draghi», parlando di «passi importanti per supportare gli sforzi dei paesi volti a ricostruire una crescita economia sostenibile e evitare i rischi derivanti da un periodo molto prolungato di bassa inflazione». La debolezza del quadro economico e inflazionistico è stata messa in rilievo anche oggi dai dati sul Pil del secondo trimestre, ha aggiunto.

LA DISCUSSIONE INTERNA ALLA BCE - Delle diverse linee di pensiero all'interno del board dell'Eurotower ha parlato Peter Praet, membro dell'executive board e chief economist della Bce, a margine del workshop Ambrosetti. Sulle misure adottate ieri «c'è stata una discussione rispettosa, la discussione è stata molto ricca ma non conflittuale», ha spiegato. «Siamo stati unanimi nel riconoscere che i segnali provenienti dagli ultimi dati sono motivo di preoccupazione, ma poi ci sono state differenti gradi di preoccupazione, sulla tempistica per agire e sulla portata - ha continuato - Alcuni hanno spiegato che bisognava attendere ancora un po' di più ma posso dire che il comunicato finale è stato ben supportato». Praet ha quindi proseguito: «Abbiamo ben chiarito che la politica monetaria può far guadagnare tempo ma non può risolvere i problemi strutturali delle nostre società». Quando fai delle riforme si può creare nel breve termine una qualche forma di incertezza anche se poi le cose vanno meglio - ha concluso - Mario Draghi ha lanciato il dibattito a Jackson Hole: sostenere la domanda unitamente alle riforme strutturali. Il problema è la coerenza dei tempi, se sostiene la domanda ma poi le riforme non vengono».

LE ASSOCIAZIONI ITALIANE - In Italia le ultime mosse dell'Eurotower hanno incassato il favore degli operatori. «Bene il taglio di 10 punti base del Tasso di riferimento Bce, ma adesso è necessario che le banche diano maggiore sostegno alle imprese per fare ripartire lavoro e consumi, con una riduzione degli spread applicati agli impieghi che abbassi effettivamente il costo del denaro», ha detto il vicepresidente nazionale di Confesercenti e presidente di Italia Comfidi, Massimo Vivoli. Anche il presidente dell'Ance, Paolo Buzzetti ha trovato «molto positiva la decisione assunta ieri dalla Bce di acquistare, a partire da ottobre 2014, Abs e Covered Bond emessi dalle banche in favore di prestiti alle famiglie per l'acquisto della casa». Si tratta peraltro di una novità estremamente utile in questo momento «in cui ci sono ancora troppe resistenze a far partire un coraggioso piano di investimenti per la crescita di cui tutta l'Europa ha urgente bisogno. Mi auguro che gli Istituti di credito, alleggerendo i propri bilanci, decidano di sfruttare pienamente la maggiore liquidità a favore dell'intera economia, anche attraverso la concessione di nuovi mutui per l'acquisto di abitazioni», ha concluso Buzzetti.

POSTE, SNAM E UNICREDIT CON DRAGHI - L'amministratore delegato di Poste Italiane, Francesco Caio, ha espresso un «giudizio estremamente positivo» sulla decisione della Bce di ridurre i tassi di interesse allo 0,5%. «È l'Europa che si muove, ed è un bene perché ci vuole sempre più Europa in questo momento di crisi», ha osservato il top manager intervenendo a margine del workshop Ambrosetti di Cernobbio. «Il contesto di oggi - ha aggiunto - è più positivo di quello di ieri, ora si tratta di cogliere le opportunità". Secondo Caio, tuttavia, "da sola questa manovra non fa tornare gli investimenti e la liquidità nel sistema. Ora diversi governi - ha precisato - devono mettere mano a riforme strutturali». Stesso ragionamento per l'amministratore delegato di Snam, Carlo Malacarne, che da Cernobbio ha sollecitato il governo italiano a fare la sua parte: «Ora, però servono riforme concrete. Per la ripresa economica - ha spiegato a margine dei lavori - non basta solo l'abbassamento dei tassi, bisogna fare le riforme partendo soprattutto dal fisco». Commento molto positivo anche da parte dell'amministratore delegato di Unicredit, Federico Ghizzoni: «Sono decisioni molto importanti che ci volevano. Vanno nella direzione giusta. È quello che il mercato voleva ma non si aspettava. È un altro grande segnale dell'attenzione della Bce per iniettare liquidità nel mercato e favorire la crescita delle economie europee», ha dichiarato Ghizzoni a margine di un convegno all'università Cattolica. «Adesso - ha sottolineato - la palla passa ai governi, perché comunque le riforme sono necessarie. Non può essere solo l'intervento della Bce a favorire la crescita. Però - ha ribadito - è un passo avanti importante, un grande messaggio ai mercati». Ghizzoni ha poi confutato le tesi di chi sostiene che le misure indicate dalla Bce favorirebbero sostanzialmente le banche, sottolineando come le iniziative della Banca centrale europea siano tutte volte a fornire liquidità alle banche da girare per il finanziamento delle imprese. «Anche con il nuovo programma Tltro se si prende liquidità occorre fare credito», ha citato ad esempio. «Quindi - ha aggiunto Ghizzoni - ci sono le condizioni per le banche per fare credito. Anche se non è facile trovare imprenditori che ci chiedono di finanziare investimenti industriali».