Saccomanni: «La BCE ha evitato il disastro»
A dirlo il ministro dell'economia, Fabrizio Saccomanni nel suo intervento al Consiglio per le relazioni Italia-Usa a Venezia. L'ex dg di Bankitalia, ha sottolineato le azioni fatte dall'Eurotower che «vanno in una situazione favorevole rispetto altrove»
VENEZIA - «Quello che è stato fatto dalla Bce è molto importante. Se oggi non c'è più il 'cigno nero', si deve all'intervento della Bce, che è stata in grado di introdurre una serie di misure che ridurranno il rischio di gravi disastri, nel caso in cui l'economia e la situazione inflazionistica dovessero cambiare».
A dirlo il ministro dell'economia, Fabrizio Saccomanni nel suo intervento al Consiglio per le relazioni Italia-Usa a Venezia. L'ex dg di Bankitalia, ha sottolineato le azioni fatte dall'Eurotower che «vanno in una situazione favorevole rispetto altrove».
Per Saccomanni, poi, la crisi attuale «e' più complessa di quella del 1929»; «magari - ha aggiunto - è meno grave come conseguenze economiche o disoccupazionali, ma il fatto che non siamo ancora usciti da una crisi iniziata nel 2007 e che anche negli Usa ci siano temi irrisolti, dimostra che ha colpito l'Occidente».
Il ministro dell'economia ha ricordato che l'Europa ha fatto molto e oggi ha «un sistema chiaro e completo di governance economica», attraverso sistemi e procedure di vigilanza reciproca che «garantiscano che gli errori del passato non vengano ricompiuti, anche in termini di finanza pubblica».
Anche l'unione bancaria è stato un obiettivo importante perseguito dall'Eurotower «che è un progetto centrale» e che «non è di semplice realizzazione», ma su cui «abbiamo fatto grossi passi avanzati» e la sorveglianza bancaria, che «e' a buon punto e sarà introdotta fra poco tempo».
Per Saccomanni è necessario «rassicurare la comunità finanziaria internazionale dicendo loro che il sistema bancario europeo non è così negativo come viene detto. La sensazione che il sistema bancario europeo sia sottocapitalizzato- ha proseguito - troppo debole e non trasparente è una grossa esagerazione», e che anche l'Italia è pronta «a operare dentro la vigilanza europea».
«L'Fmi - ha concluso - ha condotto un'analisi sul sistema bancario italiano e ha mostrato come sia capitalizzato e in grado di resistere a scossoni. Ovviamente ci sono problemi in singoli istituti, ma l'idea di una debolezza diffusa è sopravvalutata».
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