23 aprile 2024
Aggiornato 16:30
Banche | Scandalo derivati MPS

MPS, Visco: A noi poteri di rimozione dei manager

Una Banca d'Italia più forte, con maggiori poteri di vigilanza e la possibilità di rimuovere i vertici delle banche se necessario. Dopo giorni di bufera su Mps il governatore Ignazio Visco ha scelto la platea del Forex per lanciare la sua proposta per evitare nuovi scandali in futuro

BERGAMO - Una Banca d'Italia più forte, con maggiori poteri di vigilanza e la possibilità di rimuovere i vertici delle banche se necessario. Dopo giorni di bufera su Mps il governatore Ignazio Visco ha scelto la platea del Forex per lanciare la sua proposta per evitare nuovi scandali in futuro. Solo con un rafforzamento della vigilanza, infatti, si può superare l'esperienza negativa del Montepaschi, «vicende gravi» che hanno indebolito l'immagine del sistema bancario italiano. Una proposta accolta positivamente dai banchieri presenti a Bergamo, pronti ad accettare il potere per Palazzo Koch di intervenire direttamente sui consigli di amministrazione.

IL SISTEMA ITALIANO E' SANO - La richiesta - davanti al gotha della finanza nazionale - di poter 'cacciare' i cattivi manager è arrivata in chiusura del lungo capitolo dell'intervento del governatore dedicato al caso Mps: 5 pagine su 15, uno spazio molto ampio e inedito. Ma lo scandalo è stato così forte che il numero uno di Via Nazionale non si è tirato indietro, sottolineando però che il sistema bancario resta solido e il sostegno pubblico garantito dai Monti-bond, «molto contenuto» rispetto agli aiuti di Stato in altri Paesi, «non è il salvataggio di una banca in crisi».
Il sistema italiano, ha detto quindi Visco, si basa su un modello sano, ma «il quadro normativo va rafforzato. L'autorità di vigilanza deve poter valutare compiutamente l'idoneità degli esponenti, nel rispetto di criteri di trasparenza e imparzialità dell'azione amministrativa. Deve poter intervenire efficacemente - ha sottolineato - nei casi in cui, sulla base di fondate evidenze, ritenga necessario opporsi alla nomina di esponenti aziendali o rimuoverli dall'incarico».