20 aprile 2024
Aggiornato 05:00
Siderurgia | Inchiesta Ilva

Ilva, la Procura vuole un mandato di cattura europeo per Fabio Riva

Il Gip del Tribunale di Taranto, Patrizia Todisco, ha firmato il decreto di latitanza dopo che la guardia di finanza ha consegnato in procura verbale di vane ricerche, dopo due settimane dall'emissione di una ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di Riva

TARANTO - Fabio Riva, vice-presidente del gruppo Riva Fire spa, è ufficialmente latitante. Il gip del tribunale di Taranto, Patrizia Todisco, ha firmato il decreto di latitanza dopo che la guardia di finanza ha consegnato in procura verbale di vane ricerche, dopo due settimane dall'emissione di una ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di Riva, accusato di associazione per delinquere, disastro ambientale, avvelenamento di sostanze alimentari.
Poco fa la Procura ionica ha chiesto al gip Todisco di emettere mandato di arresto europeo nei confronti di Riva. Sarà poi compito del governo italiano trasmettere il mandato, dopo la firma del giudice, agli altri Stati membri dell'Unione. Fabio Riva nei giorni scorsi ha scritto ai suoi avvocati spiegando di essersi trovato in Inghilterra quando ha saputo di essere ricercato in Italia ed ha anche dichiarato di essere disposto a mettersi a disposizione dei magistrati inglesi.

Corteo funebre davanti al Municipio di Taranto - Nel pomeriggio, davanti al Municipio di Taranto, circa 300 persone hanno dato vita ad un corteo funebre, con tanto di bara con all'interno una tuta da operaio, inscenando il funerale per la città di Taranto. L'iniziativa, organizzata dal comitato cittadino «liberi e pensanti», per protestare contro il recente decreto legge 207 che ha autorizzato l'Ilva ad utilizzare gli impianti sequestrati dalla magistratura il 26 luglio. Listato a lutto, ha sfilato anche l'Apecar simbolo della protesta del comitato, che lo scorso 2 agosto irruppe in piazza della Vittoria interrompendo il comizio dei leader delle tre sigle sindacali confederali.

Barca: Sul Decreto credo che ci sarà totale convergenza - Sul decreto per l'Ilva «credo che ci sarà una totale convergenza». Lo ha affermato Fabrizio Barca, ministro per la Coesione Territoriale, parlando a margine di un convegno organizzato da Fondazione Ugo La Malfa-Mediobanca.
«Abbiamo bisogno di dare solidità a un processo importantissimo», ha spiegato. «Con un ritardo inammissibile, finalmente dopo tanti anni ci si è messi a costruire una compatibilità vera tra lavoro e ambiente».