11 ottobre 2024
Aggiornato 05:00
Lo ha reso noto la Banca di Grecia

Il turismo greco ha resistito meglio del previsto agli effetti della crisi

Il mese d'agosto, il picco della stagione turistica, ha anche registrato un miglioramento: i non residenti hanno speso un 2,9% in più per un totale di 2,498 miliardi di euro, nonostante un calo del 2,5% delle presenze

ATENE - Il settore turistico greco ha resistito meglio del previsto agli effetti della crisi attraversata dal Paese, con un calo degli arrivi e delle spese dei visitatori stranieri limitati rispettivamente al 5,9% e al 3,4% da gennaio ad agosto. Lo ha reso noto la Banca di Grecia. Il mese d'agosto, il picco della stagione turistica, ha anche registrato un miglioramento: i non residenti hanno speso un 2,9% in più per un totale di 2,498 miliardi di euro, nonostante un calo del 2,5% delle presenze.

SMENTITE LE PREVISIONI - Il rigore ha invece privato i greci delle gioie delle vacanze: ad agosto le somme spese all'estero sono calate del 44,2%, attestandosi a 188,8 milioni. Una evoluzione che ha contribuito a gonfiare il surplus della bilancia dei servizi e più generalmente a permettere al Paese di registrare ad agosto per il secondo mese consecutivo un surplus (1,6 miliardi di euro) della sua bilancia delle partite correnti, cronicamente deficitaria negli ultimi anni. Nell'agosto 2011, il deficit si attestava a 102,8 milioni di euro.
Parlando di turismo, uno dei motori dell'economia insieme alla marina mercantile, i non residenti hanno fruttato al Paese circa 7,46 miliardi di euro nei primi otto mesi dell'anno. Esperti del settore e media avevano fatto a maggio delle previsioni ben più fosche, paventando il rischio di una disaffezione generalizzata della clientela europea a causa della crisi politica e sociale del Paese.