28 agosto 2025
Aggiornato 06:00
I dati del Ministero del Lavoro

Edilizia: Ispezionate 18.207 aziende, 59% irregolari. Squinzi: Situazione settore è drammatica

I lavoratori irregolari sono risultati 7.563 di cui 3.680 totalmente in nero (pari al 49%), con punte del 67% in Puglia, 66% in Basilicata e in Molise, del 65% in Campania, del 63% in Lazio, del 57% in Calabria

ROMA - Nel periodo 21 maggio-30 settembre con l'obiettivo di sottoporre a controllo almeno 15.000 aziende edili dislocate su tutto il territorio nazionale, sono state ispezionate 18.207 aziende. Il 59% sono state trovate in una situazione di irregolarità. Le ispezioni in cui sono stati contestati illeciti sono state 10.817.
I lavoratori irregolari sono risultati 7.563 di cui 3.680 totalmente in nero (pari al 49%), con punte del 67% in Puglia, 66% in Basilicata e in Molise, del 65% in Campania, del 63% in Lazio, del 57% in Calabria.

Operazione «Mattone sicuro» - Il ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha reso noti i risultati dell'attività di vigilanza svolta sotto il coordinamento della Direzione generale per l'Attività Ispettiva dagli ispettori del lavoro delle Strutture territoriali e dai militari dell'Arma dei Carabinieri nell'ambito dell'Operazione «Mattone sicuro», finalizzata a rafforzare nel settore edile il contrasto al lavoro sommerso e gli interventi di tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro.
La percentuale di aziende irregolari più significativa è stata registrata nelle seguenti Regioni: Molise (94%); Liguria (78%); Calabria (77%); Basilicata (76%); Sardegna 70%); Puglia (67%); Lombardia e Abruzzo (66%). Sono stati adottati 1.138 provvedimenti di sospensioni dell'attività imprenditoriale per l'utilizzo di personale in nero e disposti 44 sequestri. Sono state contestate 12.887 violazioni prevenzionistiche e deferite 7.260 persone all'Autorità giudiziaria.
La percentuale di aziende irregolari più significativa è stata registrata nelle seguenti Regioni Molise (94%); Liguria (78%); Calabria (77%); Basilicata (76%); Sardegna 70%); Puglia (67%); Lombardia e Abruzzo (66%).

Sono stati adottati 1.138 provvedimenti di sospensioni dell'attività imprenditoriale per l'utilizzo di personale in nero e disposti 44 sequestri. Sono state contestate 12.887 violazioni prevenzionistiche e deferite 7.260 persone all'Autorità giudiziaria.
In particolare, gli accessi ispettivi sono stati mirati al contrasto dell'impiego di lavoratori irregolari o «in nero», del caporalato e degli appalti illeciti, nonché al contenimento del rilevante fenomeno infortunistico, attraverso l'attenta verifica delle condizioni di lavoro, anche sotto il profilo prevenzionistico.

Squinzi: Situazione settore è drammatica - «Il settore delle costruzioni in Italia sta attraversando un momento difficile, drammatico». È quanto ha rilevato il patron della Mapei, nonché presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, nel suo intervento al convegno di apertura della manifestazione fieristica del settore edilizio, Made Expo.
«La valutazione più corrente ci parla di una riduzione del 25% delle attività dell'edilizia in Italia nei primi nove mesi e non credo che questo dato migliorerà nei prossimi mesi», ha affermato Squinzi.
La difficile situazione del settore viene fotografata anche dall'edizione 2012 del rapporto Federcostruzioni, presentato oggi al Made Expo. «La produzione dell'intera filiera delle costruzioni fra il 2007 e il 2012 - si legge nel rapporto - è diminuita del 26,3%, il che vuol dire che quest'anno si è arrivati a produrre 126 miliardi di euro in meno rispetto al 2007. Nel 2011 la diminuzione complessiva è stata pari al -3,4%. Per quest'anno si stima un ulteriore calo, ancora più sensibile: -5,2%. Per il 2013 la previsione è di una sostanziale stagnazione (+0,1%)».