26 aprile 2024
Aggiornato 00:30
Siderurgia | Inchiesta Ilva

Ilva: Monti, lavoro e ambiente sono compatibili

«Posso assicurare che non ci siamo certo dimenticati di Taranto e non solo perchè è esplosa a Taranto una situazione estremamente difficile e delicata», ovvero quella dello stabilimento Ilva, situazione che vede impegnata, oltre al governo, anche la magistratura «in un lavoro delicatissimo». Lo ha detto il presidente del Consiglio, Mario Monti, in un'intervista a Telenorba trasmessa questa mattina

ROMA - «Posso assicurare che non ci siamo certo dimenticati di Taranto e non solo perchè è esplosa a Taranto una situazione estremamente difficile e delicata», ovvero quella dello stabilimento Ilva, situazione che vede impegnata, oltre al governo, anche la magistratura «in un lavoro delicatissimo». Lo ha detto il presidente del Consiglio, Mario Monti, in un'intervista a Telenorba trasmessa questa mattina.
«Il governo in tutte le articolazioni, il ministro Passera, il ministro Clini, il ministro Severino, il sottosegretario Catricalà, io personalmente - ha detto Monti - ci siamo molto immedesimati nelle diverse facce di questo problema. E' un problema che si chiama Taranto, ma è anche un problema che si chiama sfida al mondo produttivo moderno. E' possibile - si è chiesto il premier - la produzione e la produzione di certi beni in piena coerenza con le esigenze ambientali? Sarebbe tragico se dovessimo concludere che due beni fondamentali per un uomo come il lavoro e l'ambiente sono incompatibili».
Questo significa, è stata la domanda successiva, che ci potrebbe essere una temporanea sospensione dell'attività dell'Ilva di Taranto? «Questo non è un tema sul quale voglio pronunciarmi. Sono valutazioni che hanno una dimensione giuridica ed economica importante».
«All'opera ci sono i miei ministri - ha concluso Monti - oltre evidentemente alla magistratura. Per quanto riguarda il governo ci sono i ministri profondamente impegnati e non vorrei con brevi frasi giornalistiche e magari improprie mettere qualche nebulosità sul lavoro delicatissimo che loro stanno facendo».

Passera: Chiusura impianto Taranto costa 8 miliardi di euro annui - Il costo della chiusura dell'Ilva di Taranto sarebbe di circa 8 miliardi di euro l'anno. Lo ha detto il ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera nel corso di un'informativa al Senato sul caso Ilva.
«Il costo di una eventuale chiusura dell'impianto - ha evidenziato il ministro - avrebbe conseguenze negative sia dirette che indirette che pensiamo debbano essere prese in considerazione nelle decisioni che riguardano il futuro dell'impianto stesso. Complessivamente - ha aggiunto - si determinerebbe un impatto negativo che è stato valutato attorno ad oltre 8 miliardi di euro annui imputabile per circa 6 miliardi alla crescita delle importazioni, per 1,2 miliardi al sostegno al reddito ed ai minori introiti per l'amministrazione pubblica e per circa 500 milioni in termini di minore capacità di spesa per il territorio direttamente interessato».
Secondo Passera, «in una fase di calo globale del mercato è evidente che l'eventuale uscita di uno stabilimento come quello di Taranto sarebbe guardata con estrema soddisfazione dai maggiori competitor europei e mondiali».
«Tali considerazioni - ha concluso - sono certamente importanti, ma in nessun caso possono, naturalmente, giustificare il mantenimento di situazioni di rischio ambientale e per la salute dei lavoratori e dei cittadini al di fuori delle normative».