23 aprile 2024
Aggiornato 12:30
Giustizia | Inchiesta Ilva

Ilva, attesa per l'udienza del Tribunale del Riesame

Domani attesa per l'udienza del Tribunale del Riesame di Taranto sul decreto di sequestro dell'area a caldo degli impianti Ilva e l'ordinanza di custodia cautelare degli otto dirigenti del siderurgico ai domiciliari, firmata dal gip nell'ambito dell'inchiesta per disastro ambientale

TARANTO - Domani attesa per l'udienza del Tribunale del Riesame di Taranto sul decreto di sequestro dell'area a caldo degli impianti Ilva e l'ordinanza di custodia cautelare degli otto dirigenti del siderurgico ai domiciliari, firmata dal gip nell'ambito dell'inchiesta per disastro ambientale. L'udienza è prevista per le 9 in tribunale a Taranto.

Il presidente dell'Ilva, Bruno Ferrante, ha spiegato che, nel corso dell'udienza, l'azienda presenterà «diverse memorie» ai magistrati. «Noi vogliamo fornire ai giudici del riesame un punto di vista diverso da quello che è stato sinora dato attraverso le perizie - ha detto Ferrante. Fino a questo momento non c'è stato dialogo con la Magistratura. Ma domani spiegheremo ai giudici cosa l'azienda ha fatto in questi anni, e quanto ha investito per ridurre l'impatto ambientale».

Dall'altro lato il presidente dell'Ilva, dopo il vertice convocato oggi a Bari presso la presidenza della Regione dal Ministro dell'Ambiente Corrado Clini, ha anche annunciato che . «l'Ilva rinuncia ai ricorsi che aveva presentato contro la riapertura del procedimento per l'autorizzazione integrata ambientale (Aia)». «Basta con i conflitti - ha aggiunto -. E' arrivato il momento di avviare una stagione nuova di confronto e dialogo attorno a delle soluzioni che possano essere condivise e che riescano a coniugare l'ambiente, la salute, i lavoro e l'impresa. Presenteremo la rinuncia come segno di volontà di dialogare con il ministero dell'Ambiente e la Regione Puglia per trovare le soluzioni condivise».

Dall'incontro a Bari è uscito anche un altro annuncio, quello del ministro Clini: lunedì partirà e si metterà al lavoro il tavolo tecnico sull'Ilva, dove siederanno il ministero dell'Ambiente, il ministero dello Sviluppo economico, la Regione Puglia e l'azienda Ilva, per trovare, in tempi brevi, soluzioni condivise riguardo allo stabilimento di Taranto. Clini si è detto molto soddisfatto del vertice nel capoluogo pugliese, evidenziando la condivisione unanime, di governo, enti locali, azienda, Confindustria e sindacati, della necessità e volontà di trovare un percorso comune da fare per garantire sostenibilità sociale e ambientale dello stabilimento Ilva.

E domani a Roma al consiglio dei ministri, il governo adotterà «un provvedimento d'urgenza» per velocizzare le procedure di attuazione degli interventi per la bonifica e la tutela ambientale dell'impianto di Taranto previsti dal protocollo d'intesa del 26 luglio.

Codacons: domani saremo al tribunale del Riesame - Domani il Codacons, in qualità di associazione ambientalista riconosciuta dalla legge, interverrà al Tribunale del Riesame chiamato a pronunciarsi sulla questione dell'Ilva di Taranto Lo comunica la stessa associazione. E il Codacons, «come annunciato nei giorni scorsi, chiederà al Tribunale di disporre la prosecuzione dell'attività di produzione, mantenendo gli impianti sotto sequestro ma affidandone la gestione ad autorità terze, nello specifico l'Arpa e il Prefetto, in attesa delle necessarie operazioni di bonifica», possibilità prevista dal codice di procedura.
Per il Codacons inoltre «è indispensabile risarcire i cittadini di Taranto per il gravissimo danno ambientale subito». «Riteniamo che la popolazione locale abbia subito un danno quantificabile in almeno 500 milioni di euro - afferma il presidente Carlo Rienzi - a tal riguardo abbiamo pubblicato sul nostro sito internet la procedura che i cittadini devono seguire per intervenire nel procedimento e ottenere il giusto indennizzo».