5 maggio 2024
Aggiornato 12:30
La crisi dei debiti sovrani

Borse UE incerte con timori per la crescita: Milano -0,36%. Spread a 488

Alla crisi sui debiti dell'area euro si aggiungono nuove preoccupazioni sulla crescita economica globale. A deprimere gli indici hanno contribuito anche i dati che giungevano dagli Usa, con il terzo calo mensile consecutivo dei consumi

ROMA - Avvio di settimana nervoso dei mercati in Europa, con andamenti altalenanti e alcuni lievi miglioramenti in chiusura, mentre alla crisi sui debiti dell'area euro si aggiungono nuove preoccupazioni sulla crescita economica globale. A deprimere gli indici hanno contribuito anche i dati che giungevano dagli Usa, con il terzo calo mensile consecutivo dei consumi. Dopo tentativi di stabilizzazione visti in mattina, a Milano il Ftse-Mib ha chiuso al meno 0,36 per cento. Più pesante Madrid con un meno 1,99 per cento. Parigi ha chiuso al più 0,03 per cento, Francoforte più 0,13 per cento, Londra a tarda seduta segnava meno 0,03 per cento.

IN GERMANIA SLITTA LA RATIFICA DELL'ESM - Restano sotto i riflettori i titoli di Stato dei due grandi paesi periferici dell'area euro, Italia e Spagna, mentre dalla Germania giungono indicazioni non proprio rasserenanti sul comparto. La cancelliera tedesca Angela Merkel ha riaffermato che qualunque sistema di aiuti a favore di un paese dell'area euro sarebbe sottoposto ad una rigorosa condizionalità. Ma soprattutto la Corte costituzionale tedesca ha rinviato fino a settembre l'esame di alcuni ricorsi presentati contro fiscal compact e trattato sul Esm, il fondo salvata stati europeo permanente, che devono ancora essere ratificati da Berlino.

CONTINUA A CRESCERE IL DEBITO - Intanto la Banca d'Italia riferisce che il debito pubblico della penisola continua a lievitare: a maggio ha raggiunto un nuovo massimo storci a 1.966 miliardi di euro. In questo quadro, il Fondo monetario internazionale ha rivisto lievemente in peggio le sue previsioni sulla crescita economica globale, avvertendo che il rischio maggiore è quello di un peggioramento del circolo vizioso su paesi come Italia e Spagna. Secondo l'istituzione di Washington i due paesi stanno operando nella direzione giusta ma l'Ue deve adoperarsi per garantire loro tassi di interesse «ragionevoli» nel rifinanziamento dei loro debiti.

SALE LO SPREAD - E dopo il pesante declassamento di rating operato la scorsa settimana da Moody's sull'Italia, i titoli di Stato restano sotto pressione. I rendimenti dei Btp decennali sono aumentati al 6,10 per cento e in serata il loro spread sui Bund tedeschi balza a 4,88 punti percentuali, o 488 punti base. I tassi sui Bonos decennali della Spagna salgono al 6,82 per cento e lo spread tocca 559 punti base. In altalena l'euro che nel pomeriggio ha però segnati recuperi e in serata risale a 1,2265 dollari.