26 aprile 2024
Aggiornato 04:30
Riforma Fornero

Lavoro, intesa della maggioranza sulle modifiche

I partiti che sostengono il governo Monti trovano l'accordo su dieci emendamenti da presentare alla riforma Fornero. Recepite le istanze di Cgil, Cisl, Uil e Confindustria

ROMA - Rinvio di un anno dell'entrata in vigore dell'Aspi, il nuovo sistema di ammortizzatori sociali. Riduzione dei tempi di pausa per i contratti a termine per i lavori stagionali. Ancora: rinvio di un anno dell'aumento dei contributi pensionistici per le partite Iva. Sono le principali richieste di modifiche alla riforma del lavoro Fornero presentate dalla maggioranza al dl Sviluppo. I gruppi di maggioranza hanno infatti presentato dieci emendamenti. L'accordo, raggiunto tra Pd, Pdl, Udc, Fli e Pt, recepisce completamente l'avviso comune di Cgil, Cisl, Uil e Confindustria, integrandolo con misure relative agli ammortizzatori sociali e alla flessibilità in entrata.

PD E PDL - I capigruppo del Pd e del Pdl nella commissione Lavoro, Cesare Damiano e Nino Foti, commentano in una nota: «Questo risultato si propone di dare attuazione all'impegno assunto dal presidente del consiglio, Mario Monti, di intervenire e migliorare le riforme del mercato del lavoro. Mentre il tema delle pensioni verrà affrontato con la spending review. I partiti che sostengono il governo- concludono- sono adesso impegnati a far acquisire nel decreto sviluppo questi dieci emendamenti che consentono di affrontare, con maggiore forza e a vantaggio delle imprese e dei lavoratori, l'attuale situazione di crisi economica e sociale».

AMMORTIZZATORI SOCIALI - Riguardo l'Apsi, nel testo si legge che «tutti i termini di entrata in vigore della normativa in materia di assicurazione sociale per l'impiego e delle correlate disposizioni finanziarie, di cui all'articolo 2 della legge 28 giugno 2012, n. 92, Sono differiti di un anno». Quindi l'entrata in vigore slitterebbe al 2014. Intanto, si legge ancora, il ministro del lavoro e delle politiche sociali, Elsa Fornero, «entro il 30 ottobre 2013, effettua, attraverso un confronto con le parti sociali, una ricognizione delle disposizioni differite e un monitoraggio del sistema di ammortizzatori sociali vigente, in relazione alla congiuntura economica e ai livelli occupazionali in essere, al fine di verificare eventuali ulteriori misure da assumere».