25 aprile 2024
Aggiornato 08:30
La riforma del mercato del lavoro

Lavoro, Damiano: Governo indichi le risorse per gli ammortizzatori sociali

Il capogruppo Pd in commissione Lavoro: E' un passo decisivo per arrivare ad un accordo condiviso. Chiti: Il Governo dimostri di essere all'altezza della sfida. Nessuna decisione della segreteria del Pd su manifestazione Fiom

ROMA - «Ci aspettiamo che nei prossimi giorni, alla ripresa del confronto sui temi del mercato del lavoro, il governo indichi finalmente la quantità di risorse che intende mettere a disposizione per migliorare gli ammortizzatori sociali e per renderli universali». Lo dice Cesare Damiano, capogruppo Pd in commissione Lavoro, convinto che «questo è il passo decisivo per far proseguire la trattativa in termini positivi e per poter arrivare ad un accordo condiviso».
«Rimaniamo dell'idea - aggiunge - che l'art. 18 non sia il problema principale e che sarebbe sbagliato, in una situazione di crescente disoccupazione e di recessione economica, introdurre la libertà di licenziamento individuale per motivi economici. Un conto è operare una manutenzione delle normative, un altro è cambiarle o cancellarle. Sarebbe di grande giovamento alle imprese e ai lavoratori accorciare drasticamente i tempi del processo del lavoro quando l'oggetto è rappresentato dal licenziamento individuale. Una corsia preferenziale che faccia svolgere il processo entro il termine massimo di tre mesi darebbe serenità e certezze alle parti in causa e rappresenterebbe un elemento di efficienza per il funzionamento dell'attività di impresa», conclude Damiano.

Chiti: Il Governo dimostri di essere all'altezza della sfida - Sulla riforma del mercato del lavoro il Governo deve dimostrare di essere «all'altezza della sfida». Lo ha detto il vice-presidente del Senato Vannino Chiti: «La riforma del mercato del lavoro, eliminando la precarietà e rendendo più costosa e meglio pagata la flessibilità, può aiutare anche a riportare gli stipendi degli italiani sui livelli dei principali partner europei. Per questo il governo deve essere in grado di realizzare un'intesa con le parti sociali. E' su questo che si valuterà la sua capacità di essere all'altezza dei compiti e delle sfide».
«Anche Ciampi - ha aggiunto Chiti - guidò il governo non venendo alla politica da un partito: in questo senso, diremmo oggi, fu un tecnico. Seppe e volle però costruire con sindacati e imprenditori un accordo innovativo, fondamentale per l'Italia. I tempi sono cambiati, la situazione è diversa: i contenuti, come è ovvio, sono altri. Ma il metodo della ricerca di un'intesa resta giusto e valido. Una divisione con le parti sociali non aiuterebbe nè il paese nè lo stesso governo».

Nessuna decisione della segreteria del Pd su manifestazione Fiom - Nessuna decisione ancora da parte della segreteria del Pd sulla partecipazione alla manifestazione della Fiom prevista per il 9 marzo sui temi del lavoro. A quanto riferiscono dal Nazareno, infatti, l'argomento non sarebbe stato discusso nella riunione di oggi, ma certamente lo sarà a breve visto che nel partito si è aperto un dibattito e che alcuni esponenti hanno già annunciato di voler scendere in piazza.