14 giugno 2025
Aggiornato 01:00
Ultima edizione di «Labour Market Statistics» stilata da Eurostat

Lavoro, Italia quintultima nelle retribuzioni lorde della zona Euro

Su livelli inferiori ci sono solo quelle relative a Malta, Portogallo, Slovenia e Slovacchia. Passera: Tutto il governo vuole trovare l'accordo

ROMA - Le retribuzioni lorde dei lavoratori italiani sono tra le più basse dell'eurozona: su livelli inferiori ci sono solo quelle relative a Malta, Portogallo, Slovenia e Slovacchia. E' quanto emerge dall'ultima edizione di «Labour Market Statistics» stilata da Eurostat, l'ufficio statistico dell'Unione Europea, secondo la quale nel 2009 -l'anno più recente per un confronto omogeneo - in Italia un dipendente di un'azienda con almeno 10 persone, ha guadagnato in media 23.406 euro lordi, il livello più basso non solo tra i grandi Paesi della moneta unica (la Germania si colloca a 41.100 euro, la Francia a 33.574, la Spagna a 26.316) ma anche rispetto alla maggior parte degli altri Paesi dell'euro. Con la sola eccezione di Malta (16.158), Portogallo (17.129), Slovenia (16.282) e Slovacchia (10.387).

Passera: Tutto il governo vuole trovare l'accordo - «Tutto il governo vuole un grande accordo sulla riforma del mercato del lavoro». Corrado Passera a SkyTg24 ha risposto così a proposito delle dichiarazioni poco concilianti fatte dal ministro Elsa Fornero sul tema.
La riforma, ha spiegato il ministro dello Sviluppo «è un elemento importantissimo per la crescita del paese, anche in passato ci sono state trattative dure, durissime, ma si è sempre trovato un accordo impegnativo e con la collaborazione tra governo e parti sociali si può arrivare a grandi risultati».
Quanto alla frase pronunciata dalla Fornero, «faremo la riforma con o senza l'accordo» Passera ammette che «è una frase detta troppe volte. Noi vogliamo modificare in meglio tante cose che riguardano il lavoro, dagli ammortizzatori alla flessibilità in entrata e in uscita, ma c'è un tavolo serio, è chiaro che poi il governo ha la responsabilità di trovare la sintesi e superare l'impasse ma l'accordo è il nostro obiettivo».