23 aprile 2024
Aggiornato 11:00
La crisi del debito sovrano

La Merkel deve aiutare il «bravo professore» a Roma

L'Economist sostiene a spada tratta il Premier Monti: Se non bastano gli argomenti economici, lo saranno quelli politici. Spread Btp-Bund a 432 punti, ai minimi da oltre un mese. Financial Times: Le banche italiane in cima alle richieste di liquidità della BCE

LONDRA - Se la Germania di Angela Merkel vuole davvero salvare l'euro, allora deve fare di più per l'Italia di Mario Monti, adesso che la crisi dell'Eurozona sembra riaffacciarsi in tutta la sua drammaticità. L'Economist sostiene a spada tratta il «bravo professore a Roma che ha ripristinato la buona reputazione dell'Italia in Europa» e che «adesso chiede aiuto».
La «debolezza» dell'Italia non è il suo debito pubblico, che il nuovo piano di rigore riuscirà certamente a ridurre, ma «la crescita, o meglio la mancanza di crescita», che le misure di austerity, come altrove in Europa, non aiutano a rilanciare. Mario Monti non sta chiedendo alla Germania di lanciarsi in un'avventura inflazionistica, «sa che non lo farebbe mai», ma vuole riuscire ad abbassare i tassi di interesse sul debito pubblico italiano. E questo richiede «maggiore supporto sul mercato dei titoli da parte della Banca Centrale Europea oppure un rafforzamento del fondo salva-stati».
Continua e conclude l'Economist: «Se non saranno gli argomenti economici a convincere la signora Merkel, la politica dovrebbe riuscirci. (...) Monti ha detto che il risentimento in Italia nei confronti della Germania potrebbe alimentare sentimenti populistici anti-europei. Per l'euro, una rivolta popolare nei paesi debitori costituirebbe la più grave delle minacce. La signora Merkel dovrebbe ricordarlo».

Spread Btp-Bund a 432 punti, ai minimi da oltre un mese - Spread Btp-Bund decennali ai minimi da oltre un mese. Il differenziale tra i due titoli di Stato è sceso oggi a quota 432 punti base, livelli che non si vedevano dai primi di dicembre. Il rendimento del Btp a 10 anni è al 6,21%.
Gli occhi sono puntati su Atene, dove si rincorrono le voci di un accordo con i creditori privati per la ristrutturazione del debito greco.

Le banche italiane in cima alle richieste di liquidità della BCE - Le banche italiane, guidate da Unicredit, sarebbero in cima alla graduatoria dell'utilizzo dei finanziamenti a tre anni lanciati a dicembre dalla Banca centrale europea. Lo sostiene il Financial Times citando una ricerca della banca d'affari Morgan Stanley senza citare tuttavia dati organici relativi ad altri Paesi dell'eurozona.
Secondo il quotidiano britannico Unicredit avrebbe ricevuto dalla Bce 12,5 miliardi, seguita da Intesa San Paolo (12 miliardi) e dal Monte dei Paschi di Siena (10 miliardi).
Le unice cifre riguardanti istituti di altri Paesi sono relative alla britannica Rbs, che ha ricevuto 5 miliardi attraverso la sua consociata olandese.