28 agosto 2025
Aggiornato 06:00
Riforma del mercato del lavoro

Lavoro, Marcegaglia: Noi aperti e costruttivi

Il Presidente di Confindustria: «Fondamentale arrivare ad accordo intelligente e utile». La leader della CGIL Camusso: Siamo seriamente interessati a provare a fare accordo con il Governo. IdV: Si riducano le forme contrattuali

ROMA - Confindustria si siede al tavolo per la riforma del mercato del lavoro «senza ideologie e con grande senso di responsabilità e di apertura». Lo ha detto il presidente Emma Marcegaglia che, al termine dell'incontro con il ministro del Welfare, Elsa Fornero, ha sollecitato tutte le altre parti sociali ad avere lo stesso «atteggiamento costruttivo».
Marcegaglia ha sottolineato che «come in tutte le trattative ognuno deve comprendere la situazione difficile in cui si trova. Questo è un paese in recessione, che non crea posti di lavoro. Bisogna tener presente questo aspetto».

La leader degli industriali ha poi spiegato che «le imprese hanno grandi difficoltà». Pertanto, i temi da affrontare al tavolo sono tanti e «mi aspetto - ha proseguito - un atteggiamento costruttivo da parte di tutti, visto che il nostro è di apertura. Il nostro spirito è di essere costruttivi e responsabili con l'obiettivo, che dobbiamo avere tutti, di creare posti di lavoro e fare crescita. Ci aspettiamo che anche le altre parti sociali abbiano lo stesso atteggiamento perché se si parte con il 'se si tocca questo, salta tutto' allora - ha aggiunto Marcegaglia rispondendo a una domanda sulla posizione della Cgil - noi potremmo dire che se cominciamo a parlare di forme di riduzione di flessibilità in entrata ci alziamo dal tavolo. Ma non è questo il nostro spirito».
Il presidente di Confindustria ha ribadito che la sua associazione intende «essere costruttiva, responsabile, e ragionare a 360 gradi. Da parte nostra c'è la massima volontà di lasciare fuori l'ideologia e di essere molto responsabili e seri». Secondo il numero uno di viale dell'Astronomia «sarebbe fondamentale arrivare a un accordo intelligente e utile sul mercato del lavoro». Marcegaglia ha anche ricordato che su questo tema c'è stato l'impegno preciso del precedente Governo con l'Unione europea, ribadito dal nuovo esecutivo guidato da Mario Monti.

Camusso, seriamente interessati a provare a fare accordo con Governo - «Siamo seriamente interessati a provare a fare un accordo sindacale con il governo ma, come sempre, sarà il merito a decidere». Lo ha detto oggi il Segretario Generale della CGIL, Susanna Camusso, nella relazione introduttiva del Comitato Direttivo del sindacato di Corso d'Italia, in merito al confronto che si aprirà a breve con il governo Monti. E per questo, ha aggiunto la leader della CGIL «entro la fine della settimana ci sarà un incontro con i Segretari Generali di CISL e UIL, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti, per provare a costruire insieme una piattaforma unitaria in vista del confronto e mi pare che in questo momento ci siano le possibilità per realizzarla».

Idv: Come chiede Camusso si riducano le forme contrattuali - «La proposta che l'Italia dei Valori intende fare sulla riforma del mercato del lavoro è molto precisa ed è costruita sul confronto diretto con le piccole e medie imprese, e con le strutture sindacali territoriali». Lo afferma in una nota il responsabile lavoro e welfare dell'IdV, Maurizio Zipponi.
«Siamo d'accordo con il segretario nazionale della Cgil, Susanna Camusso, che chiede di ridurre drasticamente le attuali 46 forme contrattuali, e di fare dell'apprendistato il contratto d'ingresso nel mondo del lavoro a tempo indeterminato. Ad eccezione delle prestazioni stagionali e del part-time volontario - spiega Zipponi -. Inoltre, riteniamo che vada ristrutturato il sistema dei contratti nazionali, portandoli dai circa 160 a quattro grandi aree contrattuali: industria, settore pubblico, servizi e artigiani. In questi nuovi contratti nazionali devono essere garantiti i diritti minimi e universali: dall'orario massimo di lavoro al salario minimo, fino alle libertà sindacali. La nostra proposta si pone in netta alternativa a qualsiasi modifica dell'art.18 che, così come va prefigurandosi in un accordo Pd-Pdl, rappresenta un'azione violenta contro i nuovi assunti. E quindi contro i giovani, i quali, per i primi tre anni, diventerebbero sì tutti uguali, ma tutti precari», conclude l'esponente di Idv.

CGIL, Confindustria ha deciso di far fallire la trattativa? - «Confindustria ha intenzione di far fallire la trattativa con il Governo?» Se lo chiede Fulvio Fammoni, Segretario Confederale della CGIL. «Confindustria - spiega il dirigente della CGIL - dice che si presenterà al confronto con il Ministro senza una proposta, ma annuncia che l'articolo 18 è un'anomalia da abolire. Solo Confindustria in Italia continua a dire che non c'è eccesso di flessibilità in entrata, contro ogni evidenza».
«Ma perché si vogliono creare le condizioni per una non riuscita del confronto?», si chiede Fammoni «verrebbe da dire - ha concluso - che come altre lobby non intendono mettersi in discussione davvero per favorire le strategie per la crescita e i diritti, ma solo acquisire vantaggi in una situazione così drammatica».