29 marzo 2024
Aggiornato 12:00
La crisi del debito sovrano in Europa

Sarkozy: Francia e Germania vogliono un nuovo trattato europeo

Il Presidente francese parla da Tolone sulla crisi dell'Eurozona: «Più responsabilità davanti ai popoli da parte di un vero governo economico, questa è la nostra visione del futuro dell'Eurozona e della futura riforma dei trattati»

TOLONE - Francia e Germania vogliono un «nuovo trattato» europeo. Lo ha detto il presidente francese Nicolas Sarkozy, in un discorso incentrato sull'attuale crisi dell'Eurozona tenuto a Tolone.«Francia e Germania sono per un nuovo trattato europeo, che rifondi e ripensi l'organizzazione dell'Europa. Più responsabilità davanti ai popoli da parte di un vero governo economico, questa è la nostra visione del futuro dell'Eurozona e della futura riforma dei trattati».

Merkel lunedì a Parigi - Sarkozy ha anche anticipato che lunedì riceverà a Parigi il cancelliere tedesco Angela Merkel. Il nuovo incontro - che si terrà tre giorni prima del vertice Ue dell'8 e 9 dicembre - sarà occasione per presentare «delle proposte franco-tedesche per garantire l'avvenire dell'Europa». «La Francia e la Germania - ha detto il presidente francese - dopo tante tragedie, hanno deciso di unire il loro destino, di guardare insieme verso il futuro. Tornare indietro su questa strategia sarebbe imperdonabile».

L'Europa non fallirà - Nel corso del discorso Sarkozy si è detto convinto che nessun paese dell'Eurozona fallirà: «Deve essere assolutamente chiaro che quello che è stato fatto per la Grecia non si ripeterà più, e che ormai nessun Paese della zona euro andrà in default». Inoltre, il presidente, che prevede anche l'inizio di un «nuovo ciclo economico di disindebitamento», è certo che la Banca centrale europea «agirà», «di fronte al rischio di deflazione che minaccia l'Europa».

Domani parla la Cancelliera tedesca - All'intervento di oggi del presidente francese, seguirà domani quello che il cancelliere tedesco Merkel pronuncerà al Bundestag. Da più giorni Parigi e Berlino stanno negoziando senza sosta per dare vita a una «iniziativa» congiunta volta a migliorare la governance economica europea, e riportare la calma sui mercati.