19 agosto 2025
Aggiornato 00:30
Intervista al Sole 24 Ore

Sacconi: Serveno contratti flessibili

Il Ministro del Welafre: «Pronti a sostenere accordo tra parti. No a veti delle minoranze»

ROMA - Per le grandi e piccole imprese italiane servono contratti flessibili e il governo garantirà alle parti sociali l'efficacia verso tutti i lavoratori dei loro accordi «senza subire i veti delle minoranze e gli scioperi selvaggi di pochi, che fermano molti». In un'intervista a Il Sole 24 ore, il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, sottolinea la necessità per di «un modello flessibile, libero e responsabile, adatto anche a quella vasta realtà delle piccole imprese dove il sindacato non c'è». E aggiunge: «Il governo è interessato ad accompagnare le parti ad uscire dal Novecento e dalle sue logiche di conflitto di classe».

LEGISLAZIONE DI SOSTEGNO - La settimana prossima il ministro convocherà le parti, chiamate a decidere quali aspetti regalare nei contratti aziendali, chiedendo, se necessario, «un legislazione di sostegno». L'incontro è da vedere nell'ottica del «completamento dell'accordo del 2009, che ha caratterizzato la cifra fondamentale della presidenza Marcegaglia e la compiuta svolta sostanziale del sindacato riformista italiano», spiega.
Quanto a Cisl e Uil, ieri in piazza per chiedere la riforma fiscale, Sacconi sottolinea che «rappresentano senza dubbio il primo sindacato del Paese, con la maggioranza tra i lavoratori iscritti. E sostenere che questa divisione è il frutto dell'iniziativa del governo è ridicolo e costituisce una grave offesa al sindacato riformista».