16 aprile 2024
Aggiornato 16:30
Saranno risarciti i ritardi

Rinnovabili, oggi il decreto incentivi

Romani: «Risposta certa di lungo periodo, sostenibile». Intesa raggiunta tra il Ministro dello Sviluppo economico e Prestigiacomo

ROMA - Intesa raggiunta tra il ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani e il ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo sul decreto per gli incentivi al fotovoltaico. Dopo giorni di tensioni tra i due ministeri che hanno portato a far slittare il via libera alle nuove norme previsto già il 30 aprile, i due ministeri hanno trovato un punto d'accordo sul nodo che più li aveva allontanati: il momento in cui far scattare gli incentivi. La soluzione prevede che l'incentivo scatti nel momento di allaccio alla rete ma se dovessero esserci dei ritardi si avrà diritto a un risarcimento.
Domani il decreto interministeriale sul Quarto conto energia sarà esaminato in Consiglio dei ministri in via «consultiva» dato il valore politico delle norme per poi ricevere la firma.

Ad annunciarlo sono stati i due ministri Romani e Prestigiacomo. «E' un testo interministeriale - ha detto Romani - ma riteniamo che per gli effetti di lungo periodo e l'importo complessivo che ne deriva non possa non essere condiviso dal consiglio dei ministri». Due i pilastri, «il primo è il decalage» che permetterà dal primo gennaio 2013 «un livello di incentivi che consente di far andare a regime il sistema tedesco», con incentivi inversamente proporzionali alla capacità installata.

Il secondo pilastro, il nodo più discusso con il ministero dell'Ambiente è quello della «certezza della produzione elettrica». Il decreto prevede infatti all'articolo 6 bis che «nei casi di mancato rispetto da parte del gestore di rete dei tempi per il completamento della realizzazione della connessione e per l'attivazione della connessione», con la perdita della tariffa incentivante si possa essere indennizzati in base a regole fissate dall'Autorità. «Complessivamente - ha concluso Romani - abbiamo dato una risposta certa di lungo periodo, sostenibile».

Il decreto si applica agli impianti fotovoltaici che entrano in esercizio in data successiva al 31 maggio 2011 e fino al 31 dicembre 2016, per un obiettivo indicativo di potenza installata a livello nazionale di circa 23.000 MW, corrispondente ad un costo indicativo cumulato annuo degli incentivi stimabile tra 6 e 7 miliardi di euro. Per gli impianti solari fotovoltaici dal 2013 in poi il taglio delle tariffe va da 9 al 30% fino al 2016 rispetto alla tariffa del semestre precedente.