18 agosto 2025
Aggiornato 13:30
Politica monetaria

BCE: la ripresa Ue16 resta positiva

Anche se permane un quadro di incertezza. L'inflazione sarà moderata: i tassi all'1% restano adeguati. Essenziale risanare i conti, con bilanci 2011 tagliare la spesa

FRANCOFORTE - Resta positiva la dinamica di fondo della ripresa economica nell'area euro, anche se la Bce ribadisce che permane un quadro di incertezza in cui prevalgono leggermente i rischi di rallentamento. Nel frattempo si profila un andamento sempre contenuto dell'inflazione nei mesi a venire e in questo quadro i tassi di interesse, confermati la scorsa settimana al minimo storico dell'1 per cento, seguitano ed essere giudicati «adeguati». Questo il quadro della situazione delineato dall'istituzione di Francoforte nel suo ultimo bollettino mensile. «I recenti dati economici» suggeriscono «che la dinamica di fondo della ripresa rimane positiva - si legge - sia pure in presenza di incertezza».
Il termine «adeguati» o appropriati» in riferimento ai tassi di interesse, pronunciato la scorsa settimana anche dal presidente della Bce Jean-Claude Trichet, viene interpretato dagli analisti come un segnale della Bce sul suo orientamento a non modificarli nel breve termine.

CONTI PUBBLICI - La Banca centrale europea torna a spronare i governi sulla necessità di procedere al risanamento dei conti pubblici, messi duramente alla prova dalla crisi economica. E guardando ai bilanci sul prossimo anno «devono precisare interventi di aggiustamento credibili, incentrati sul lato della spesa», chiede l'istituzione monetaria nel suo ultimo bollettino mensile.
In generale «è evidente che bisogna rafforzare la fiducia dei cittadini nella capacità dei governi di restituire sostenibilità alle finanze pubbliche», con interventi che rafforzando la tenuta dei conti favoriranno una riduzione dei premi di rischio richiesti dai mercati, e che così finiranno anche per spianare la strada a «una crescita durevole nel medio periodo». L'istituzione monetaria ribadisce come sia «essenziale che i paesi portino avanti piani di risanamento pluriennali e attuino integralmente le misure di riequilibrio previste».

MERCATI - La dinamica di ripresa economica resta positiva nell'area euro, ma tra rischi di rallentamento che derivano anche dal persistere di «timori riguardo al riemergere di tensioni nei mercati finanziari». Tuttavia in un riquadro di analisi dedicato proprio alla situazione dei mercati finanziari, inserito nell'ultimo bollettino mensile, l'istituzione di Francoforte rileva come «l'incertezza dei mercati azionari, misurata dalla volatilità implicita, è nel complesso lievemente diminuita a livello mondiale».
Tra ottobre e inizio novembre «i corsi azionari nell'area euro e negli Usa hanno continuato a salire. Nel complesso, tra la fine di settembre e il 3 novembre sono aumentati rispettivamente del 3 e 5 per cento circa. Questi andamenti sono stati favoriti da notizie economiche sostanzialmente positive, soprattutto per quanto concerne i risultati sugli utili per il terzo trimestre delle società quotate Usa. Allo stesso tempo - aggiunge la Bce - le tensioni in alcuni mercati del debito sovrano dell'area e l'incertezza degli investitori circa la tempistica e la portata di ulteriori misure di allentamento quantitativo da parte della Federal Reserve potrebbero aver continuato a influenzare negativamente le quotazioni azionarie».