L'Euro resta ai massimi da marzo
Giovedì occhi puntati sulla Bce. Il nodo si aggiunge alle incertezze sulla ripresa, le tensioni sui conti e la disoccupazione
FRANCOFORTE - L'altalena dei cambi e i balzi dell'euro sul dollaro si aggiungono alla lista di questioni problematiche già sul tavolo delle possibili discussioni alla Banca centrale europea: dalle incertezze sulla ripresa economica, alla pressante necessità di risanare i conti. Dall'inasprimento del patto di Stabilità, volto proprio a cementare la tenuta delle finanze pubbliche nell'area, alla perdurante alta disoccupazione, in un contesto di mercato che resta facilmente esposto a improvvise tensioni, anche e soprattutto nel cruciale segmento dei titoli di stato. A tutto questo ora si aggiungono nuovi timori sul rafforzamento dell'euro, mentre giovedì a Francoforte torna a riunirsi il consiglio direttivo della Banca centrale europea.
CAMBI - Venerdì scorso a Bruxelles, il presidente della Bce non ha voluto commentare la questione dei cambi. «Le valute fluttuano - ha detto, nella conferenza stampa conclusiva dell'Ecofin - quando abbiamo qualcosa da dire lo diciamo». Tuttavia è prevedibile che giovedì nel consueto incontro con la stampa, al termine della decisione sui tassi di interesse, il tema verrà risollevato. Intano oggi la valuta dell'Unione a 16 sembra concedersi una pausa sui recenti apprezzamenti, attestandosi in lieve calo a 1,3704 dollari, comunque vicino ai massimi dal marzo scorso. Sul costo del danaro non sono attese variazioni, rispetto all'1 per cento, minimo dalla creazione dell'euro, che ormai la Bce mantiene da oltre un anno.
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