20 aprile 2024
Aggiornato 13:30
Politica monetaria

La Bce lascerà i tassi fermi

L'Istituto di Francoforte dovrebbe estendere le misure anticrisi e rialzare le stime Pil, mentre l'inflazione cala e la disoccupazione è stabile

FRANCOFORTE - Tassi d'interesse invariati, ma anche il rialzo delle previsioni di crescita di Eurolandia e prolungamento delle misure anti-crisi, dal momento che la ripresa in atto appare disomogenea nell'area della moneta unica. Questo lo scenario che si prospetta a poche ore dalla riunione di giovedì del Consiglio direttivo della Banca centrale europea, che si svolgerà in uno scenario macroeconomico improntato alla massima incertezza.

DISOCCUPAZIONE STABILE - Nei 16 paesi dell'euro, infatti, l'inflazione appare in contenuto calo mentre il tasso di disoccupazione - malgrado l'accelerazione dell'economia - resta stabile. Secondo i dati ufficiali diffusi oggi da Eurostat, l'indice dei prezzi al consumo dell'Eurozona nei 12 mesi conclusisi ad agosto è scesa all'1,6%, in calo rispetto all'1,7% registrato a luglio, che aveva costituito il livello massimo registrato da 20 mesi. Sul versante del mercato del lavoro l'istituto statistico europeo segnala che in luglio il tasso di disoccupazione dell'area è rimasto fermo al 10% della forza lavoro per il quinto mese consecutivo con un calo solo marginale, 8.000 unità a 15,83 milioni, del numero dei senza lavoro in termini assoluti.

POLITICA MONETARIA - Se per gli analisti non c'è alcun dubbio che ancora una volta ha il tasso d'interesse di riferimento dell'area euro resterà fermo al minimo storico dell'1 per cento vista l'assenza di pressioni inflazionistiche, sui mercati finanziari cresce soprattutto l'attesa perchè il presidente dell'istituto, Jean-Claude Trichet, delinei un calendario per la politica monetaria dell'istituzione fino al 2011 Va ricordato che lo scorso 20 maggio il presidente della Bundesbank ed esponente di peso del consiglio direttivo della Bce, Axel Weber, si era sbilanciato sostenendo che sarebbe stato «saggio» che la banca europea continuasse a prestare volumi illimitati di liquidità alle banche anche al di là della fine dell'anno. Anche una nota di Unicredit - citata dalla Afp - rileva che le prospettive economiche dell'area euro, con lo sfondo di un rallentamento dell'economia mondiale, giocano a favore di mantenere aperto il «rubinetto» della liquidità prolungando ad esempio la possibilità di prestiti illimitati a tre mesi alle banche.

PIL IN CRESCITA - Giovedì, infine, la Bce dovrebbe anche «rialzare nettamente» la sua previsione di crescita per la zona euro nel 2010 grazie alla straordinaria performance dell'economia tedesca che, da sola, potrebbe apportare un punto aggiuntivo all'espansione dell'area, secondo quanto stima una nota della Bhf Bank.