BCE, attesa conferma tassi all'1%
Consumi al palo. Alcuni segnali dalle indagini tra le imprese hanno segnalato rafforzamenti dell'attività a luglio
FRANCOFORTE - Con l'Europa che sembra esser riuscita a togliersi dallo scomodo ruolo di epicentro dei timori dei mercati, giovedì torna a riunirsi il Consiglio direttivo della Banca centrale europea. Ancora una volta sul costo del danaro è attesa una conferma dello status quo: tassi di interesse inchiodati all'1 per cento, il minimo nei circa 10 anni di storia dell'euro, raggiunto ormai oltre un anno fa, nel maggio 2009 mentre l'economia era preda della recessione. Ora la ripresa avanza, anzi in Europa alcuni segnali dalle indagini tra le imprese hanno segnalato rafforzamenti dell'attività a luglio. Tuttavia proprio oggi il risultato definitivo dell'indagine tra i responsabili degli acquisti ha ridimensionato la dinamica espansiva nel terziario dell'Unione valutaria. E intanto Eurostat ha riferito che a giugno i consumi sono rimasti al palo: le vendite del commercio al dettaglio hanno segnato una dinamica invariata.
In precedenza la Bce ha più volte avvertito sulla ripresa gravano incertezze, inoltre parte le recenti performance potrebbero derivare dall'export che ha tratto beneficio dai recenti cali dell'euro. E se la ripresa europea poggia sul commercio estero i segnali di rallentamento della Cina e soprattutto degli Usa non sono incoraggianti. Nel frattempo la disoccupazione dell'area resta a sua volta inchiodata ai massimi storici dal lancio della divisa unica: a giugno si è attestata al 10 per cento per il quarto mese consecutivo, ha rilevato la scorsa settimana sempre Eurostat.
STRESS TEST - Quantomeno a Francoforte i banchieri centrali potranno concedersi qualche sospiro di sollievo sull'accoglienza positiva che i mercati hanno finora riservato alla pubblicazione degli stress test sulle banche: sembrano esser riusciti a centrare il loro principale obiettivo, riportare fiducia sulla solidità degli istituti Ue. Tanto che i recenti recuperi delle Borse sono in buona parte dipesi dai rialzi dei titoli bancari. Oggi invece indicazioni positive sono giunte dagli Usa, sia da una indagine sulla dinamica nel lavoro nel settore privato sia dall'inchiesta sull'attività nel settore dei servizi. Il dollaro recupera qualcosa e nel pomeriggio l'euro ripiega sotto quota 1,32 rispetto alla divisa statunitense. Domani la decisione sui tassi è attesa alle 13 e 45, alle 14 e 30 il presidente della Bce Jean-Claude Trichet terrà la consueta conferenza stampa esplicativa.
- 06/11/2022 La Federal Reserve, ancora aggressiva, alza i tassi di 75 punti al 3,75-4%
- 28/10/2022 La BCE decide il terzo rialzo dei tassi (e non sarà l'ultimo)
- 13/10/2022 FED: «Avanti con l'aumento dei tassi, calo inflazione più lento del previsto»
- 22/09/2022 Fed, non c'è fine alla stretta. Tassi verso il 4,5% a fine anno