5 maggio 2024
Aggiornato 21:30
Politica monetaria

Bce, giovedì il Consiglio direttivo. Tassi all'1%

Segnali d'accelerazione delle attività delle imprese, ma frenate in Usa e Cina

FRANCOFORTE - Con l'Europa che sembra esser riuscita togliersi dallo scomodo ruolo di epicentro dei timori dei mercati, giovedì torna a riunirsi il Consiglio direttivo della Banca centrale europea. Ancora una volta sul costo del danaro è attesa una conferma dello status quo: tassi di interesse inchiodati all'1 per cento, il minimo nei circa 10 anni di storia dell'euro, raggiunto ormai oltre un anno fa mentre l'economia era preda della recessione. Ora la ripresa avanza, anzi in Europa i segnali delle indagini tra le imprese segnalano rafforzamenti dell'attività a luglio, laddove in Cina e Usa si evidenziano rallentamenti. Oggi l'euro ha proseguito nel percosso rialzi delle ultime settimane, superando quota 1,32 dollari sui massimi da inizio maggio.
Ma in precedenza la Bce ha più volte avvertito sulla ripresa gravano incertezze, inoltre parte le recenti performance potrebbero derivare dall'export che ha tratto beneficio dai recenti cali dell'euro. E se la ripresa europea poggia sul commercio estero i rallentamenti della Cina e soprattutto degli Usa non sono segnali positivi. Nel frattempo la disoccupazione dell'area resta a sua volta inchiodata ai massimi storici dal lancio della divisa unica: a giugno si è attestata al 10 per cento per il quarto mese consecutivo, ha rilevato la scorsa settimana Eurostat.

STRESS TEST - Quantomeno a Francoforte i banchieri centrali potranno concedersi qualche sospiro di sollievo sull'accoglienza positiva che i mercati hanno finora riservato alla pubblicazione degli stress test sulle banche: sembrano esser riusciti a centrare il loro principale obiettivo, riportare fiducia sulla solidità degli istituti Ue. Tanto che i recenti recuperi delle Borse sono in buona parte dipesi dai rialzi dei titoli bancari. Oggi il presidente dell'Eurogruppo, Jean-Claude Juncker ha parlato di una economia «sulla via della normalizzazione». Ma con «molti rischi che gravano sulla ripresa: sta tra la fragilità e le conferme», ha detto. In ogni caso gli stress test hanno confermato che il sistema bancario europeo è più solido «di quanto stimassero molti osservatori», ha concluso Juncker. Giovedì la decisione sui tassi è attesa alle 13 e 45, alle 14 e 30 il presidente della Bce Jean-Claude Trichet terrà la consueta conferenza stampa esplicativa.