23 aprile 2024
Aggiornato 09:00
Merkel: «Chi ha provocato la crisi paghi»

Consiglio Ue, tassa su banche e finanza

Trovato l'accordo tra i governi dell'Unione: una tassa mondiale sulle transazioni finanziarie verrà proposta al G20. Tremonti: «Debito, un successo per l'Italia»

BRUXELLES - I Capi di Stato e di governo dell'Ue, riunitisi oggi a Bruxelles, hanno raggiunto un accordo di principio per varare delle tasse sulle attività bancarie nei rispettivi Paesi e di promuovere una tassa mondiale sulle transazioni finanziarie, proposta che verrà presentata nel prossimo vertice del G20, in programma a Toronto.

Secondo fonti diplomatiche nella capitale europea, il documento finale del vertice indica che «c'è accordo per dire che gli Stati membri dovrebbero introdurre meccanismi di prelievo e tassazione sulle istituzioni finanziarie». Questi meccanismi permetteranno di «garantire un'equa condivisione del fardello della crisi e creare un incentivo alla limitazione dei rischi sistemici» all'interno del settore finanziario.
Invece, secondo il documento, «l'introduzione di una tassa mondiale sulle transazioni finanziarie dovrebbe essere esplorata più in là», nel G20 della prossima settimana a Toronto.

BCE - E le decisioni che si appresta a varare il Consiglio europeo trovano concorde anche la Bce. La Bce «condivide appieno il punto di vista dei ministri finanziari dell'Eurozona riguardo alla priorità di arrestare e invertire l'incremento del rapporto debito-pil e accoglie con soddisfazione l'impegno di intraprendere un'azione immediata a tal fine» scrive la banca centrale nel bollettino mensile di giugno.
La Bce invita ancora i governi a procedere nelle riforme strutturali per garantire una ripresa della crescita e dell'occupazione. La banca centrale europea avverte inoltre che «i paesi che presentano problemi di competitività nonchè squilibri interni devono intervenire con urgenza».

«SUCCESSO ITALIANO» - Al Consiglio Europeo di Bruxelles il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha ottenuto uno «straordinario successo» nella nuova considerazione comunitaria del debito pubblico che avverrà tenendo conto della sua dinamica e della sua sostenibilità complessive.
Lo ha detto il ministro dell'Economia Giulio Tremonti a margine di un convegno all'Accademia dei Lincei. «Berlusconi ha ottenuto un successo straordinario, ora l'Unione europea considera il debito pubblico nella sua dinamica e nella sua stabilità complessiva», ha detto Tremonti.
Secondo una fonte della delegazione italiana al vertice Ue, nelle conclusioni della riunione, nel capitolo dedicato al rafforzamento del patto di stabilità, che considera solo il debito pubblico, c'è scritto che bisogna dare più attenzione «ai livelli di debito, all'evoluzione del debito e alla sostenibilità complessiva». La stessa fonte ha detto che l'Italia sarebbe poi contraria a introdurre in Europa una tassa sulle banche per finanziare un fondo di emergenza se questa ipotesi non ricevesse il pieno supporto del G20.