23 aprile 2024
Aggiornato 08:30
La manovra

Tremonti: abbiamo fatto le cose giuste

Il Ministro dell'Economia deciso: «Promossi da tutti. Il provvediemento vale 24,9 miliardi. I tagli alle Regioni sono sostenibili»

ROMA - Una manovra basata su competitività dell'economia e sostenibilità della finanza pubblica, per contribuire «alla credibilità dell'Eurozona». È un Giulio Tremonti deciso e orgoglioso delle scelte compiute quello che si presenta alla stampa a palazzo Chigi per presentare un provvedimento basato su sacrifici ad ampio raggio, ma necessario per superare la bufera innescata dalla crisi della Grecia e dell'Unione europea.

LA MANOVRA DEL PREMIER - Misure che valgono 24,9 miliardi per il prossimo biennio, con tagli pesanti in diversi settori - dai fondi alle Regioni al pubblico impiego - e un'ulteriore stretta nella lotta all'evasione fiscale per recuperare risorse. Tutte scelte, comprese quelle sul fisco, ampiamente condivise con il premier Silvio Berlusconi, perchè «una manovra di questo tipo la fa il presidente del Consiglio». E in poche ore, ha sottolineato il ministro dell'Economia, il governo ha incassato il giudizio positivo delle maggiori istituzioni internazionali, dalla commissione europea all'Fmi.

I TAGLI - Tagli sui dipendenti pubblici, sui costi della politica, su 27 enti inutili (e altri si aggiungeranno), sulle 'finestre' per andare in pensione. A pagare saranno anche gli enti locali, e in particolare le Regioni, che hanno contestato la pesantezza delle misure. Ma per il ministro i tagli alle Regioni (4-4,5 miliardi) «sono consistenti ma non insostenibili», perchè le amministrazioni regionali «hanno hanno ampi margini di risparmio possibile e possono contribuire alla riduzione della spesa pubblica». Senza ricorrere ai ticket sanitari, precisa Tremonti, perchè la sanità non viene assolutamente «toccata».

GIUDIZI POSITIVI - Sono scelte difficili ma - ha rivendicato con orgoglio il titolare di via Venti Settembre - sono state apprezzate dalle principali istituzioni internazionali. Dalla commissione europea al Fondo monetario, dall'Ocse all'agenzia di rating Fitch: i giudizi incassati dal governo sono tutti positivi. «Abbiamo fatto le cose giuste - ha sottolineato Tremonti - nel modo giusto e nei tempi giusti».