Trichet: la situazione più difficile dal dopoguerra
Il Presidente della Banca Centrale Europea: «L'euro non è sotto attacco e la Bce è autonoma dai Governi»
MILANO - L'Europa si trova nella situazione più difficile dalla seconda guerra mondiale. E' l'opinione del presidente della Banca centrale europea Jean-Claude Trichet, che in un'intervista rilasciata al settimanale tedesco Der Spiegel ha comunque sottolineato che l'euro non è sotto attacco, nonostante il forte deprezzamento subito in questi giorni che lo ha portato a toccare il minimo contro il dollaro degli ultimi 18 mesi. Trichet ha inoltre ribadito l'indipendenza della Bce e ha definito come «non senso» le voci che l'Eurotower abbia ceduto alle pressioni dei governi europei nel corso dell'attuale crisi.
SITUAZIONE DIFFICILE - Secondo Trichet, l'Europa si trova «senza alcun dubbio» nella situazione «più difficile dopo la seconda guerra mondiale, forse dalla prima». Nell'intervista a Der Spiegel, il presidente della Bce rileva: «Qui non è questione di attacchi all'euro. Piuttosto si ha a che fare con problemi relativi ai conti pubblici e quindi relativi alla stabilità finanziaria nella zona euro. E' chiaro che la responsabilità principale degli europei è di assumere misure appropriate per contrastare le attuali tensioni in Europa».
BCE INDIPENDENTE - Rispondendo al settimanale tedesco, Trichet ha poi sottolineato l'assoluta indipendenza della Bce dai governi e definito un «non senso» le interpretazioni di segno opposto. «Prendiamo le nostre decisioni in piena indipendenza e più di una volta ci è capitato di metterci contro i capi di governo», ha affermato.
Alla specifica domanda se la Grecia dovrebbe uscire dall'eurozona, Trichet lo ha escluso: «No, questa non è un'opzione. Quando un Paese entra nell'unione monetaria, condivide un destino comune con gli altri Paesi». Ciò che occorre, secondo il presidente della Bce, è «un salto di qualità nella mutua vigilanza tra le politiche economiche in Europa. Dobbiamo migliorare i meccanismi per prevenire e sanzionare i comportamenti scorretti».
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