Sacconi: cambio lo Statuto dei lavoratori
Il Ministro intervistato da «Libero»: tutele essenziali. Abbiamo tre anni per farlo
ROMA - Il governo è pronto a cambiare lo Statuto dei lavoratori puntando sulle tutele essenziali, su maggiori investimenti in conoscenze e più spazio al confronto al livello territoriale ed aziendale. A sottolinearlo è il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, in un'intervista a Libero.
Il Piano triennale per il lavoro, prima di tutto «deve promuovere - sottolinea il ministro - la formazione di quelle competenze che servono alla crescita. In secondo luogo deve garantire alta intensità occupazione alla crescita economica e cioè, a parità di crescita, più posti di lavoro». Quanto allo Statuto dei lavoratori, «oggi possiamo pensare ad una regolazione di legge molto più essenziale, riferita ai diritti fondamentali nel lavoro, che devono essere riconosciuti a tutte le persone, per rinviare alle parti sociali, alla loro capacità di reciproco adattamento nei diversi contesti territoriali, settoriali, aziendali, la regolazione nei rapporti di lavoro di molte tutele».
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