Art.18, Epifani: lavoratori più deboli, verso ricorso
«Sacconi dica se ciò che sostiene la Cgil è vero o meno»
ROMA - Con la nuova legge sul processo del lavoro voluta dal governo un lavoratore sarà «più debole» e «più ricattabile». E' quanto ha dichiarato il leader della Cgil, Guglielmo Epifani, in un'intervista a Repubblica, osservando: «L'impressione è che ci sia più di una norma in contrasto con la Costituzione». E annunciando l'ipotesi di un ricorso.
Rispondendo alle parole del ministro del Lavoro Maurizio Sacconi, che ha parlato di una polemica da parte dei 'soliti noti', Epifani ha dichiarato: «Non capisco perché Sacconi parli di malafede. Questa non è una questione di malafede e buonafede. Sacconi dovrebbe dire se ciò che sostiene la Cgil è vero o meno».
Per Epifani in sede di contrattazione non si potrà «certo modificare quello che stabilisce la legge». Il sindacalista ha osservato come il ricorso all'arbitrato fosse un'opportunità in più per difendersi «prima di questa legge», ma come «in questo nuovo schema una volta imboccata la strada dell'arbitro non si può più andare dal giudice. Sacconi non dice la verità».
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