20 aprile 2024
Aggiornato 15:30

Tavolo della Chimica: sette decisioni concrete per il rilancio

Scajola: “Essenziale tutelare la chimica di base e valorizzare la chimica fine”

1. Attivare tavoli territoriali per accelerare l’attuazione degli accordi di programma già in essere (in particolare Priolo, Sardegna e Porto Marghera) e per varare nuovi accordi alcuni dei quali già in via di definizione;
2. aprire un tavolo di confronto con Eni sul piano per la chimica e sui siti di maggiore interesse;

3. sottoporre alla Conferenza Stato-Regioni il decreto per l’individuazione dei 26 siti prioritari nel piano nazionale di bonifica e reindustrializzazione e portare al CIPE i primi 3-4 progetti immediatamente cantierabili;
4. aumentare le risorse del bando «Nuove Tecnologie per il Made in Italy» con fondi europei PON e FAS per finanziare l’innovazione tecnologica del settore chimico;
5. accelerare l’adeguamento ambientale delle imprese chimiche al Regolamento Europeo Reach, con l’apertura di uno sportello ad hoc prevista per l’8 giugno prossimo dotato di 120 milioni di euro;
6. istituire un gruppo di lavoro per monitorare il recepimento delle disposizioni comunitarie finalizzate alla semplificazione delle procedure amministrative;
7. varare interventi per ridurre il costo dell’energia per le imprese chimiche.

Sono queste le principali decisioni concordate oggi al Tavolo Nazionale sulla Chimica presieduto dal ministro dello Sviluppo Economico Claudio Scajola al quale hanno partecipato i rappresentanti delle imprese e associazioni del settore e i sindacati nazionali di categoria.

«Puntiamo a salvaguardare la chimica di base del Paese e a rilanciare le eccellenze della chimica fine - ha dichiarato il Ministro Scajola - Possiamo raggiungere questi obiettivi tutelando l’ambiente e il territorio, riqualificando i processi produttivi, bonificando e reindustrializzando i siti inquinati; incentivando gli investimenti in Ricerca e Sviluppo; favorendo la riduzione dei costi energetici. Sono fiducioso che su questi obiettivi troveremo linee condivise di sviluppo».