2 maggio 2024
Aggiornato 09:30
Dati catastrofici sulla produzione industriale: -23,7% a febbraio

Crisi, Federconsumatori: continuano a pervenire dati drammatici

«Sono necessarie risposte adeguate. Agire non solo sul lato dell’offerta ma anche sulla domanda di mercato»

ROMA - Dai dati catastrofici sulla produzione (-23,7% a febbraio, il dato peggiore dal 1990) al calo dei consumi del 4%, dagli allarmanti dati relativi alla cassa integrazione (in aumento di oltre il 900%!) ed alla disoccupazione alle proiezioni del Pil per il 2009 (-4%): continuano a provenire da più parti i segnali di una crisi profonda, ma purtroppo rimangono in gran parte inascoltati.

«Sono mesi, infatti, che sottolineiamo quanto, sia nel nostro Paese che a livello europeo, si stiano sottovalutando la portata della crisi in atto e le conseguenze che avrà nei prossimi mesi ed anni per le famiglie e per le economie dei paesi che non sapranno affrontarla con forze adeguate» – dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, Presidenti di Federconsumatori e Adusbef.

Nel nostro Paese, bisognerebbe che le misure adottate andassero oltre i seppur legittimi interventi realizzati sul versante dell’offerta di mercato. Aiuti a imprese, settore auto e banche, vanno bene, ma è necessario che siano bilanciati da operazioni volte a sostenere anche il lato della domanda, indispensabili per un rilancio dei consumi e, quindi, per una piena ripresa dell’economia. Irrisorie manovre come Social Card e Bonus Famiglia, pari ad una spesa annua di 848 milioni di Euro, infatti, non saranno certo in grado, da sole, di arginare questa situazione, come i dati riportati sopra stanno ampiamente dimostrando.

Sarebbero necessari piuttosto, come chiediamo da tempo, provvedimenti straordinari: detassare i redditi delle famiglie a reddito fisso (lavoratori e pensionati); avviare misure a sostegno del reddito di coloro che vengono allontanati dal ciclo produttivo, anche per quanto riguarda i lavoratori precari; concordare una riduzione dei prezzi dei beni di largo consumo di almeno il 20%. Una manovra adeguata, dovrebbe prevedere una spesa di almeno 7-8 miliardi di Euro. Risorse che si possono trovare attraverso una decisa lotta nei confronti dell’evasione fiscale, una tassazione sui grandi patrimoni e, noi crediamo, anche attraverso un allentamento dei parametri di Maastricht.