4 maggio 2024
Aggiornato 12:01

UE: subito al via Ecofin, dopo G20 Londra focus su misure crisi Ue

Per alcuni gravi deficit, altri lista grigia Ocse paradisi fiscali

PRAGA - Subito riuniti al lavoro ministri finanziari e banchieri centrali dell'Unione europea, per l'Ecofin 'informale' di due giorni che si apre a Praga all'indomani del vertice del G20 a Londra. Sul tavolo innanzitutto le misure per assistere l'attività economica in questa fase di crisi, e intanto puntellare il sistema finanziario, sia dell'Unione che a livello mondiale. Appare invece esclusa la possibilità di stanziare fondi supplementari, con molti paesi che semmai si trovano nella necessità gestire bruschi deterioramenti dei deficit di bilancio.

Una questione particolarmente pressante per i 16 paesi che aderiscono all'euro, a cui solo ieri la Banca centrale europea ha ribadito il richiamo a seguire credibili politiche di uscita dalla fase di esplosione dei deficit legata alla crisi, e alla necessità di finanziare piani di contingenza. «Molti stati», ha affermato ieri il presidente Jean-Claude Trichet, dovranno approntare misure supplementari per il 2010. Scomoda anche la posizione di quei paesi europei finiti sulla 'lista grigia' dell'Ocse dei paradisi fiscali, ovvero Lussemburgo, Austria e Belgio, assieme alla Svizzera (che non fa parte dell'Ue).

La Commissione europea dovrebbe avanzare proposte per dotare le autorità di poteri per perseguire ovunque gli evasori fiscali, ed erogare sanzioni contro i paesi che non collaborano su questo fronte, così come su quello del riciclaggio del danaro sporco. Da concordare poi una posizione comune europea per la riforma di Fondo monetario internazionale e Banca mondiale, da portare alle riunioni primaverili del 25-26 aprile a Washington.

Inoltre l'Ue non intende aspettare che per stabilire nuove regole sulla finanza si raggiungano intese a livello mondiale, intanto vuole procedere per conto suo. Su questo fronte anche il progetto di creare una autorità di supervisione europea per la stabilità della finanza, ipotesi sui cui anche la Gran Bretagna sarebbe pronta a dare luce verde, come riferito il mese scorso dalla sua authority nazionale, e laddove in precedenza mostrava resistenze. Resta da chiarire l'architettura di queste eventuale autorità, cui aveva sfornato un progetto la commissione de Laroisière. Le due ipotesi principali sono la creazione di una nuova agenzia, con un ruolo di primo piano giocato dalla Bce, oppure di assegnare un compito specifico supplementare alla stessa istituzione guidata da Trichet.