28 marzo 2024
Aggiornato 22:30

Quote latte, CIA: rispettare la realtà dei fatti

Il presidente della Cia Giuseppe Politi risponde alle affermazioni del presidente della Commissione agricoltura del Senato

«Sono dichiarazioni inesatte che mistificano la realtà dei fatti». Così il presidente della Cia - Confederazione italiana agricoltori Giuseppe Politi risponde alle affermazioni del presidente della commissione Agricoltura del Senato Paolo Scarpa Bonazza in merito all’approvazione del decreto legge sulle quote latte.

«Non si può assolutamente affermare -rileva Politi- che ai miglioramenti introdotti in sede di esame da parte di Palazzo Madama, abbia contribuito, indistintamente, tutto il mondo agricolo. Questo non è vero. La Coldiretti, ad esempio, si era dichiarata favorevole ai primi emendamenti, che erano stati giudicati inaccettabili dagli allevatori. Mentre sulla rinuncia dei contenziosi la stessa Confederazione non si era espressa. La rinuncia, per onore della verità, è stata imposta dalla Commissione Bilancio e per la sua introduzione nel decreto c’è stata una grande mobilitazione della Cia e di altre organizzazioni».

«Su una vicenda delicata come quella delle quote latte, che coinvolge migliaia di imprese zootecniche, bisogna essere chiari e non rilasciare dichiarazioni -aggiunge il presidente della Cia- fuori da ogni realtà. Se il decreto è cambiato è proprio per merito dell’azione condotta dalla Cia e da tutte le altre organizzazioni che si sono mobilitate, con iniziative, sul territorio. Il presidente Scarpa Bonazza lo sa benissimo. Quindi, troviamo inaccettabili le sue affermazioni che non rispecchiano una reale versione dei fatti».