23 aprile 2024
Aggiornato 08:30

Nucleare, regioni frenano Berlusconi, Scajola e Confindustria

Così l’On. Domenico Scilipoti dell’Italia dei Valori sul dibattito riguardante la costruzione di nuove centrali nucleari

«Evidentemente l’approccio incondizionato verso questa pericolosa strategia non è affatto una dato scontato.» Così l’On. Domenico Scilipoti dell’Italia dei Valori sul dibattito riguardante la costruzione di nuove centrali nucleari. «Dalle prime significative reazioni – prosegue il deputato IDV - si rilevano posizioni contrastanti. Le presa di distanza di molte delle regioni italiane, alcune di queste governate dal centrodestra, fanno ben sperare.

Esemplare il caso della Sardegna, dove si sta per mettere in atto una politica di denuclearizzazione. Così come la Lombardia di Formigoni, che si muove con estrema cautela e non fornisce certa disponibilità. Anche le Regioni tendenzialmente favorevoli a parole chiedono nei fatti la collocazione delle strutture nucleari in zone ben distanti da quelle di loro competenza.

Insomma le uniche certezze sembrano in mano al Ministro Scajola, che riporta un non meglio definito bene placet da parte degli italiani in grado, a quanto pare, di superare con scioltezza il risultato eclatante del referendum del 1987, ed alla potente Confindustria. Una sinergia e una concordanza macabra – conclude Scilipoti – tra l’imprenditoria più sfrenata ed gli interessi speculativi delle industrie, che stimano la questione della salute dei cittadini come un mero ostacolo, se non addirittura un fastidio, per la realizzazione di profitti, utili ed introiti.»