«Crisi si allarga, da governo scelte inadeguate»
Susanna Camusso, segretaria confederale della Cgil, commenta così il dato fornito oggi dall’Istat sulla produzione industriale
«L’analisi dei dati, oltre a confermare un vero e proprio crollo della produzione dell’auto, denota l’allargamento trasversale degli effetti della crisi sul sistema produttivo e l’inversione di tendenza dell’energia è certamente una conseguenza diretta della diminuita produzione industriale». Susanna Camusso, segretaria confederale della Cgil, commenta così il dato fornito oggi dall’Istat sulla produzione industriale.
«Il 525% in più di cassa integrazione ordinaria per il 2008 - ricorda la sindacalista - è esattamente coerente con il dato sulla produzione industriale che cala del 9,7% su base annua, ovvero il maggior calo dal gennaio 1991». Inoltre, dalla lettura dei dati, «preoccupa il calo sempre più consistente dei beni strumentali, indice di una fermata degli investimenti e che non è difficile collegare alla difficoltà di finanziamento e credito», aggiunge Camusso.
Per la dirigente sindacale della Cgil, «se il tema è ricostruire la fiducia forse non è utile continuare ad affermare che la crisi non c’è ma bisognerebbe scegliere di investire per affrontarla. Ciò conferma che la scelta di porre la fiducia sul decreto anticrisi, e di non avviare nessun tavolo di confronto, sono scelte inadeguate rispetto alle esigenze di contrasto richieste dalla crisi».
Infatti, suggerisce la dirigente sindacale, «per non rassegnarsi a registrare il fatto che quanto si uscirà dalla crisi il nostro sarà un paese meno industrializzato, meno produttivo e più povero, serve definire e avviare: i cantieri degli investimenti pubblici; sostenere il campo dei trasporti con la domanda pubblica, anche attraverso la riconversione ecologica; rilanciare la ricerca, sostenendo le innovazioni dell’auto; alimentare davvero i consumi, e non limitarsi a invocarli, operando - conclude Camusso - attraverso la stabilizzazione dei precari e l’estensione degli ammortizzatori sociali».