29 marzo 2024
Aggiornato 00:30
Lavoro precario

Accordo su precariato tra Regione Calabria e Governo

Agazio Loiero esce soddisfatto dalla sede di via Fornovo del Ministero del Lavoro

Agazio Loiero esce soddisfatto dalla sede di via Fornovo del Ministero del Lavoro. «Non era una cosa scontata - dice raggiante il presidente della Regione Calabria ai giornalisti in attesa - anzi tra i lavoratori c’erano molti allarmi e timori. Il governo ha capito il rischio sociale, il sottosegretario Viespoli ci si è messo d’impegno e con l’accordo di oggi, in cui si stabilisce che verranno erogati alla Regione 60 milioni di euro, già stanziati dal governo Prodi, si mette la parola fine al precariato di altri circa 1.759 lavoratori. Il resto verrà».

Quella dei lavoratori di pubblica utilità e socialmente utili - ha ricordato Loiero - è una vicenda di precariato che in questi anni ha interessato migliaia di persone in Calabria, trascinandosi per molti anni e provocando forti tensioni sociali sfociate spesso in scioperi e proteste. Gli enti, che hanno finalmente avuto la possibilità di assumere definitivamente tali lavoratori, ci sono riusciti grazie alle norme contenute nelle Legge Finanziaria del 2007, emanata dal precedente Governo Prodi. Il decreto Legge 159, approvato dal Consiglio dei Ministri all’articolo 27, ha infatti attribuito alla Regione Calabria, 60 milioni di euro per sostenere i percorsi di stabilizzazione ed equiparazione dei lavoratori Lsu e Lpu, con la possibilità per i Comuni con popolazione fino a 5 mila abitanti di assumerli in attuazione degli interventi previsti dalla stessa Legge Finanziaria 2007.

«Un risultato enorme per la Calabria, una cifra consistente di risorse aggiuntive - afferma Loiero - in grado di svuotare finalmente il bacino del precariato regionale».
L’accordo con l’allora ministro al Lavoro Cesare Damiano, frutto di una grande sinergia tra Loiero e il governo Prodi, grazie anche agli sforzi dei sindacati nazionali e regionali di categoria, prevedeva di stabilire una sede di confronto permanente per seguire tutti i passaggi necessari e complessi utili a risolvere definitivamente il problema, attraverso una programmazione pluriennale e entro e non oltre questa legislatura regionale. Un confronto che doveva vedere impegnati anche i Ministeri dell’Economia e della Funzione Pubblica, per ricercare così le risorse finanziarie essenziali al processo di stabilizzazione.

Il rispetto dell’accordo sugli Lsu-Lpu calabresi fu posto da Loiero al primo punto del «Tavolo Calabria», in tutti gli incontri a Palazzo Chigi con l’ex presidente Prodi ed è stato riproposto al nuovo governo Berlusconi. In attesa che la Legge divenisse attuativa, il presidente della Regione Calabria ha continuato a esercitare la massima pressione su Palazzo Chigi e sul Parlamento, per il pieno rispetto degli impegni concordati e il mantenimento dei 60 milioni a favore della Calabria.
Un percorso che rischiava di incepparsi a seguito degli annunciati tagli e blocchi delle assunzioni a partire dal prossimo primo gennaio e del decreto Brunetta che fissa nella prima metà dell’anno 2009 il termine ultimo per la stabilizzazione dei lavoratori socialmente utili.