20 maggio 2024
Aggiornato 05:00
Politica economica | Spending review

Martone: Fuoricorso sfigati? Lo direi ancora

A Tgcom24 il vice ministro al Lavoro: «Sicuramente sì, perché sollevò un dibattito importante e perché l'ho detto col cuore in mano e per spronare gli studenti perché il mondo che li aspetta è difficile. Credo che i giovani lo abbiano capito». Patroni Griffi: «Dimezzamento delle province entro l'anno»

ROMA - «Sicuramente sì, perché sollevò un dibattito importante e perché l'ho detto col cuore in mano e per spronare gli studenti perché il mondo che li aspetta è difficile. Credo che i giovani lo abbiano capito». A Tgcom24 il vice ministro al Lavoro Michael Martone risponde così a chi gli chiede se ripeterebbe che i fuoricorso all'università sono degli 'sfigati' commentando il provvedimento che prevede l'innalzamento delle tasse universitarie proprio per questi studenti.
«Oltre le polemiche è che stiamo attraversando un periodo di difficoltà e non possiamo più permetterci gli sprechi - spiega Martone -. La nostra costituzione all'articolo 34 dice che è compito dello Stato consentire e assicurare il diritto allo studio ai capaci e ai meritevoli e invece nel nostro Paese abbiamo sempre avuto troppi pochi fondi per poter finanziare le borse di studio per i ragazzi di origini umili e per i fuori sede. Si tratta di un provvedimento importante perché il 50% delle risorse recuperate saranno utilizzate per le borse di studio. In questo momento ogni anno entrano nel mercato globale 40 milioni di nuovi lavoratori cinesi, brasiliani e indiani che vogliono competere con i nostri giovani e ambiscono al nostro tenore di vita. E' per questo che il miglior consiglio per un giovane è quello di fare quello che vuole, ma di farlo bene, studiare e laurearsi in corso. Questo è un provvedimento importante perché evita gli sprechi e spinge i nostri giovani a laurearsi presto. Questo non riguarderà però coloro che studiano e che lavorano o che hanno avuto difficoltà per laurearsi».

Patroni Griffi: Dimezzamento delle province entro l'anno - Con la spending review e il riordino delle province «la sostanza non cambia». L'Italia arriverà a un dimezzamento delle province. Lo ha assicurato il ministro della Funzione pubblica, Filippo Patroni Griffi, intervenuto a Sky Tg24. «Riordino significa che tutte le province sono oggetto di riordino. La sostanza non cambia, arriveremo a un dimezzamento delle province. Non esistono province che annettono altre province», ha spiegato il ministro assicurando che non ci sarà alcuna dilatazione dei tempi ma che il processo si concluderà «entro l'anno».