29 aprile 2024
Aggiornato 02:30
Francoforte: «Bene le riforme strutturali e fiscali di Italia e Spagna»

BCE: Acquisteremo bond su larga scala

Merkel e Sarkozy incalzano Italia e Spagna: «Attuare subito le riforme». Le opposizioni incalzano il Governo, Pd e Idv: «è commissariato»

NEW YORK - La Banca Centrale Europea (Bce) ha segnalato la scorsa notte l'intenzione di acquistare su larga scala bond, probabilmente italiani e spagnoli anche se nel comunicato non è precisato, con la mossa più drammatica da quando la crisi del debito è scoppiata nel Vecchio Continente.
L'intervento della Bce è un cambiamento di rotta importante rispetto alla precedente convinzione che spettasse principalmente ai governi nazionali la responsabilità di rimettere in ordine i propri conti. Ora che la Banca Centrale ha sostanzialmente ammesso che i Paesi non possono o non vogliono dare una risposta efficace, il futuro dell'unione monetaria potrebbe essere rimodellato.

Nel documento, la Bce loda Italia e Spagna (rispettivamente la terza e quarta economia europea con un'emissione annuale complessiva di 600 miliardi di bond) per «le nuove misure e riforme in termini di politiche fiscali e strutturali». La mossa della Banca Centrale, come si legge in una nota di ricerca di Royal Bank of Scotland, «fa guadagnare tempo importante ai due Paesi e il comunicato della Bce chiarisce vari punti, in vista di un'imminente e vigorosa risposta».

La decisione della Bce non mancherà di sollevare un acceso dibattito, dal momento che già l'acquisto di titoli irlandesi e portoghesi aveva creato divisioni tra i 23 membri del Board.
L'estensione del programma a Italia e Spagna potrebbe sollevare altrettante polemiche, anche se la decisione di Standard & Poor's di tagliare il rating degli Stati Uniti ha certamente contribuito a limitare le frizioni: l'impatto sulla già debole economia globale potrebbe farsi sentire e un programma, se pure controverso, per puntellare i conti potrebbe non incontrare troppi ostacoli.

Merkel e Sarkozy incalzano Italia e Spagna: attuare subito le misure necessarie - Attuare rapidamente, con un varo parlamentare «entro la fine di settembre», le misure d'emergenza varate per riequilibrare i conti pubblici alla luce della crisi in corso sui mercati. E' il messaggio che il presidente francese, Nicolas Sarkozy, e il cancelliere tedesco, Angela Merkel lanciano a Italia e Spagna in una dichiarazione comune a poche ore dalla riapertura dei mercati e in una serata cruciale di concitate riunioni della Bce e del G7.
I leader di Germania e Francia nella dichiarazione sottolineano di aver «accolto favorevolmente le decisioni prese da Italia e Spagna» per il riequilibrio dei loro conti pubblici e rimarcano «che un'attuazione rapida e completa delle misure annunciate è essenziale per ridare fiducia ai mercati».
Sarkozy e Merkel ribadiscono poi «il loro impegno per attuare pienamente» le misure decise - lo scorso 21 luglio a Bruxelles - dai capi di governo europei per affrontare la crisi e anticipano che il fondo europeo 'salva Stati' Fesf «sarà rafforzato».

Le opposizioni incalzano il Governo, Pd e Idv: è commissariato - Alla vigilia della decisiva riapertura delle borse che dirà se è bastata ai mercati la decisione del governo di anticipare il pareggio di bilancio al 2013 non si arresta la polemica politica. Le opposizioni, in particolare Pd e Idv, denunciano il «commissariamento» dell'esecutivo da parte della Bce e chiedono chiarezza sulle richieste venute dagli istituti internazionali. Richiesta avanzata oggi anche dalla Cgil. La maggioranza reagisce accusando le opposizioni di irresponsabilità e enfatizzando la differenza di posizione assunta dal terzo polo che oggi per bocca di Francesco Rutelli rinnova la «disponibilità su tre punti: l'inserimento in Costituzione dei vincoli di bilancio, un tavolo immediato per la crescita e l'anticipazione di alcuni effetti della manovra».

Ad alimentare le polemiche anche l'editoriale in prima pagina sul Corriere della sera di Mario Monti che parla di un governo «tecnico e sovranazionale» nei fatti, visto che in questa crisi, invece che dibattere e adottare con convinzione misure da tempo necessarie, l'attuale esecutivo ha lasciato che tali scelte venissero imposte da un «governo tecnico sopranazionale» europeo - dice l'ex commissario europeo -. Perdendo tempo prezioso che avrebbe attenuato l'impatto della crisi sul Paese, e dando dimostrazione di «scarsa dignita» proprio mentre occorrerebbe un pò di «patriottismo economico». «L'articolo del professor Monti costituisce la conferma che non esistono tecnici neutri ma tecnici che si schierano quando scendono in politica», è stata la dura replica Fabrizio Cicchitto.

Mentre si attendono le decisioni della Bce sui titoli italiani per questa sera, il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani ha chiesto chiarimenti al governo: «Vogliamo la verità. E' incredibile e inaccettabile che l'opposizione non abbia avuto fin qui comunicazione alcuna sui vincoli ai quali la comunità europea e internazionale ci sta sottoponendo. Al di la di indiscrezioni, nessuna comunicazione formale è stata data ne a noi, ne all'opinione pubblica. Che cosa davvero e precisamente ci stanno chiedendo la Bce e le istituzioni internazionali? Un governo impotente, totalmente screditato e ormai commissariato dica almeno qual è la situazione reale». Stessi toni usati da Antonio Di Pietro: «In Italia c'è un governo commissariato, squalificato, privo di autorità e autorevolezza. Per questo - sostiene il leader di Idv - Berlusconi dovrebbe rendere per la prima volta un servizio patriottico al suo Paese e andarsene. Prima si va alle elezioni e meglio è».

Intanto il Presidente della Repubblica, che si trova a Stromboli per qualche giorno di vacanza continua a seguire le vicende nazionali e oggi, in occasione di un messaggio inviato per l'inaugurazione del sacello della Madonna ausiliatrice del Monte Grappa, ha ribadito il suo pensiero: «Il futuro dell'umanità sta non nel conflitto e nella divisione ma nella cooperazione e nella integrazione, per la crescita sociale e il benessere economico di tutti i popoli».