Processo «escort», Silvio Berlusconi rinviato a giudizio
Per il gup del Tribunale di Bari l'accusa è di induzione a rendere false dichiarazioni: il Cavaliere pagò «Giampi» tramite Lavitola perché mentisse ai pm
Per il gup del Tribunale di Bari l'accusa è di induzione a rendere false dichiarazioni: il Cavaliere pagò «Giampi» tramite Lavitola perché mentisse ai pm
La scure della prescrizione sta per abbattersi sul processo che vede imputati Silvio Berlusconi e Valter Lavitola per la presunta compravendita dei senatori. Ma tutto ebbe inizio nel 2006 con la cosiddetta «Operazione Libertà» per sabotare il governo Prodi
La richiesta di prescrizione per Silvio Berlusconi e Valter Lavitola arriva dal procuratore generale di Napoli, Simona Di Monte. I due imputati erano stati condannati a tre anni di reclusione in primo grado. Il processo riprenderà il 18 ottobre
Con la condanna a tre anni di reclusione per l'ex premier Silvio Berlusconi e per l'ex direttore de L'Avanti Valter Lavitola si chiude una pagina giudiziaria che ha portato la vicenda agli onori della cronaca non solo nazionale, ma anche internazionale.
Il leader di Forza Italia: «Ho piena fiducia negli italiani nella capacità di comprendere quale persecuzione giudiziaria sia stata scatenata contro di me per cercare di ledere la mia immagine di protagonista della politica». Storace: «Da oggi va denunciato chiunque cambia schieramento»
La prima sezione penale del tribunale partenopeo ha, dunque, accolto la tesi avanzata dalla Procura che aveva chiesto, per l'ex presidente del Consiglio, cinque anni di reclusione e quattro anni e quattro mesi per l'ex direttore del quotidiano L'Avanti. Il reato contestato a entrambi gli imputati è concorso in corruzione.
L'ex direttore dell'Avanti era stato condannato a 2 anni e 8 mesi in primo grado, diventati 16 mesi in appello, per aver estorto denaro a Silvio Berlusconi. Attualmente stà scpontando la sua pena al Regina Coeli, dopo aver violato le prescrizione degli arresti domiciliari
L'ex direttore de l'Avanti Valter Lavitola è stato condannato alla pena di due anni e otto mesi di reclusione per l'accusa di tentata estorsione ai danni di Silvio Berlusconi. E' stato invece assolto l'imprenditore italo-argentino Carmelo Pintabona
La difesa durante l'interrogatorio di garanzia in seguito alla nuova ordinanza di custodia cautelare che lo vede indagato per una presunta estorsione ai danni dell'ex premier al quale, secondo i pm, avrebbe chiesto denaro per evitare dichiarazioni sul caso Tarantini e le escort
E' la decisione del Tribunale del Riesame di Bari: «Potrebbe inquinare le prove e reiterare il reato». Lavitola è accusato di induzione a mentire, nell'ambito dell'inchiesta che riguarda l'imprenditore Gianpaolo Tarantini e il presunto giro di escort portate nelle residenze del premier dimissionario Silvio Berlusconi
«Chiamai il Premier, mi disse che i soldi servivano per le imprese di Tarantini. Io massone in sonno. Cavaliere? Se lo fosse si saprebbe». Intanto i Pm di Roma sono intenzionati a dare gli atti su Lavitola a Bari
Il faccendiere spiega perchè sarà ospite di Mentana stasera su La7
Decisione anche per evitare la «decadenza» per l'ex Direttore dell'«Avanti»
«Sto preparando un memoriale. La segretaria di Berlusconi ha dato giudizi sbagliati sulle mie pressioni verso Berlusconi. Il Premier mi ha chiesto di aiutare Tarantini»
«Sono all'estero per lavoro, ma non ho mai raggirato il Premier»