25 aprile 2024
Aggiornato 06:00
Dichiarazione spontanea dell'ex direttore in carcere

Lavitola: A Berlusconi chiesi un prestito

La difesa durante l'interrogatorio di garanzia in seguito alla nuova ordinanza di custodia cautelare che lo vede indagato per una presunta estorsione ai danni dell'ex premier al quale, secondo i pm, avrebbe chiesto denaro per evitare dichiarazioni sul caso Tarantini e le escort

NAPOLI - Voleva che Silvio Berlusconi sapesse delle sue difficoltà economiche e voleva avere da lui un aiuto economico, un prestito: così Valter Lavitola, l'ex direttore dell'Avanti già in carcere per l'inchiesta sui finanziamenti all'editoria, si è difeso davanti al gip Pietro Carola del Tribunale di Napoli durante l'interrogatorio di garanzia in seguito alla nuova ordinanza di custodia cautelare che lo vede indagato per una presunta estorsione ai danni dell'ex premier al quale, secondo i pm, avrebbe chiesto denaro per evitare dichiarazioni sul caso Tarantini e le escort.

DICHIARAZIONE SPONTANEA - Lavitola, assistito dall'avvocato Gaetano Balice, si è limitato a una dichiarazione spontanea in merito alla richiesta di soldi fatta arrivare al Cavaliere e emersa dalle indagini. Riguardo alle contestazioni oggetto dell'interrogatorio di garanzia si è avvalso poi della facoltà di non rispondere ma, stando a quanto si è appreso, avrebbe comunque annunciato di voler rendere spiegazioni agli inquirenti.

DOMANI L'INTERROGATORIO DI PINTABONA - Non è escluso, quindi, che a giorni Lavitola possa comparire davanti ai pm per un interrogatorio investigativo. Intanto domani i magistrati napoletani interrogheranno Carmelo Pintabona, il presidente della Fesisur indagato assieme a Lavitola per la presunta estorsione a Berlusconi. L'indagine è coordinata dai pm Henry John Woodcock, Vincenzo Piscitelli e Francesco Curcio.