25 aprile 2024
Aggiornato 12:00
Stati Uniti

Lady Gaga rompe con Target per difendere i gay

I grandi magazzini sono accusati di sostenere politiche antigay

NEW YORK - La star del pop Lady Gaga ha rotto il contratto che la legava a Target, la catena americana di vendita al dettaglio che avrebbe dovuto distribuire in esclusiva un cofanetto con il suo ultimo album «Born this way». Lo riporta Metro Weekly che cita fonti vicine alla vicenda. Dietro la rottura c'è la posizione di Target riguardo i diritti della comunità gay, di cui Gaga è paladina.

Contratto rotto - In particolare, hanno detto le fonti, alla cantante non sono piaciute le donazioni di Target a politici conservatori che si sono distinti per posizioni particolarmente ostili ai gay. Ben tre quarti dei finanziamenti di Target alla politica nel 2010 sono stati diretti a candidati con posizioni giudicate discriminatorie nei confronti della comunità omosessuale. Gaga aveva raggiunto l'accordo con Target in febbraio ben sapendo quali fossero le posizioni tenute dalla seconda più grande catena di grandi magazzini Usa dopo Wal-Mart. «Parte del mio accordo con Target prevede che debbano cominciare a sostenere gruppi di beneficenza legati alla comunità lesbica, gay, bisessuale e transgender e a correggere gli errori del passato», aveva detto la cantante al momento della firma. Ma evidentemente Gaga non era soddisfatta e così il contratto è stato rotto, per accordo di entrambe le parti.

Lady Gaga è sempre stata in prima linea nella difesa degli omosessuali: ha partecipato a diverse manifestazioni sull'abolizione della politica «Don't ask don't tell» che impediva alle persone dichiaratamente omosessuali di prestare servizio nell'esercito. E molte delle sue canzoni, come «Alejandro» e la stessa«Born this way», che dà il titolo al suo ultimo album, sono considerate da lei stessa un «inno» in difesa delle comunità gay.