Zaccheroni: la Juve deve saper interpretare più moduli
Domani anticipo a Livorno: «Tre vestiti adatti a questa squadra»
TORINO - Dopo avere letto in questi giorni di avere lavorato per una Juventus con la difesa a 3, ma dopo avere «nascosto» la squadra ai giornalisti, l'allenatore bianconero Alberto Zaccheroni oggi ha incontrato i media e spiegato che comunque «le partite non si vincono con il modulo, ma con l'interpretazione dei sistemi».
Alla vigilia della trasferta di Livorno, anticipo serale della ventitreesima giornata del campionato di Serie A, Zaccheroni non è sceso nel dettaglio, ma affrontato l'argomento del possibile passaggio al suo modulo preferito, il 3-4-3. «In questo momento stimo lavorando su due fronti, ma la squadra deve saper cambiare atteggiamento anche in corso di partita», ha spiegato il tecnico bianconero. «Principalmente ci sono tre vestiti adatti a questa squadra e lavoreremo su questi. Sto cercando di dare informazioni chiare ai miei giocatori. Il 4-3-1-2 lo conoscono e ci sono i giocatori adatti per attuarlo, l'idea iniziale era corretta, il 3-4-1-2 lo conoscono meno. Ma valuterò in base a quello di cui ho bisogno di partita in partita, in base alla disponibilità dei giocatori e alle caratteristiche dell'avversario».
Un lavoro in profondità, insomma. «Il lavoro non è finalizzato al Livorno, l'obiettivo è dare continuità», ha detto Zaccheroni. «Dobbiamo riuscire a incanalarci sulla strada buona e poi proseguire. I tempi? Sul piano della conoscenza non ci vuole molto, poi dal punto di vista caratteriale sto cercando di acquisire informazioni e questo condizionerà i tempi di crescita. Il terzo modulo? Si vedrà più avanti, ma non cambia molto». Dopo una settimana di lavoro e dopo l'1-1 con la Lazio domenica sera nella sua prima uscita a Torino, Zaccheroni non conosce le cause della crisi della Juve, «se non quella relativa ai tanti infortunati», e spiega di avere come compito principale quello di «rimettere ordine e ripristinare le caratteristiche dei comportamenti adottati ad inizio stagione, che sono vincenti».
Dopo i suoi primi giorni in bianconero, l'allenatore si dice comunque «molto incoraggiato» perché può partire «dal talento che ho a disposizione nell'organico». Ma per ottenere risultati, «abbiamo fatto un primo passettino, me ne aspetto un altro a Livorno, ma sono consapevole che ce ne sarà anche qualcun altro indietro», Zaccheroni ha la ricetta: «Se riesco ad ottenere la loro attenzione e disponibilità, ci riprendiamo. Per ora è stata totale ma non mi illudo, è normale quando si cambia allenatore, ora dovrò essere io a tenere alta questa attenzione».
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