20 aprile 2024
Aggiornato 02:00
Il video-editoriale per il Diario Motori

Beltramo: Vinales fa la differenza, Valentino Rossi non ha capito la moto

Una «giornata strana» la prima del Gran Premio d'Argentina, la definisce Paolone, visto che nelle prime posizioni ci sono state non poche sorprese e i big hanno invece faticato, a partire dal Dottore. L'unica certezza resta Maverick

TERMAS DE RIO HONDO – Pronostici ribaltati nella prima giornata di prove libere del Gran Premio d'Argentina: «Una giornata strana – la definisce il nostro Paolo Beltramo – L'Argentina è nell'altro emisfero e in effetti la classifica è stata sottosopra. Vinales e Marquez sono primo e secondo, su questo non ci sono sorprese: anche se i tre decimi rifilati da Maverick sono una paga abbastanza notevole. Ma dopo c'è di tutto di più, nel senso buono del termine: terzo Karel Abraham con la Ducati del 2015, e chi se lo sarebbe aspettato. Poi Alvaro Bautista, con una GP16, che già si era messo in mostra in Qatar». Al contrario, invece, gli altri big si sono trovati in difficoltà: «Iannone ha salvato il salvabile, decimo, ma comunque poteva fare meglio. Invece è stato praticamente un disastro per molti piloti di primo piano: soprattutto per Lorenzo e Rossi, ma anche Dovizioso, che ha avuto problemi tecnici non meglio specificati, e Pedrosa non possono essere contenti di una giornata così negativa. Peraltro le previsioni del tempo dicono che oggi, sabato, potrebbe piovere, quindi per questi il modo per potersi giocare la pole sarà soltanto passare attraverso la Q1. E non ci sono abituati. Ma il Motomondiale 2017 è bello anche per questo. C'è una superiorità abbastanza evidente, in questo momento, di Maverick Vinales; un Marquez che, dopo una mattinata difficile con anche una scivolata, ha recuperato». E sono riemersi i guai di Valentino Rossi: «I problemi che era riuscito a sistemare in Qatar sono tornati: se sistema l'aderenza davanti, va in difficoltà dietro e viceversa. La sua è l'ultima delle Yamaha: speriamo che riesca a capirla questa moto 2017, perché sicuramente quella non è la sua posizione. Ma siccome i primi 17 sono tutti racchiusi in un secondo, chi ha fatto davvero la differenza è stato proprio Vinales».