Juventus: il rebus della difesa
A gennaio la dirigenza bianconera dovrà prendere una decisione su almeno un paio di elementi della retroguardia che hanno accumulato pochissimo minutaggio
TORINO - Una difesa definita anziana ma inossidabile: Bonucci e Chiellini perni di una retroguardia che fa paura all'Europa intera, oltre a Barzagli che per età avanzata non può essere più impiegato con costanza ma che quando viene chiamato in causa è sempre fra i migliori. E poi ci sono Benatia e Rugani, chiamati in causa molto meno da Massimiliano Allegri e certamente poco contenti per il poco minutaggio a disposizione.
BENATIA - Il marocchino ex Roma e Bayern Monaco ha recentemente espresso pubblicamente tutto il suo malcontento, poi ridimensionato dallo stesso Allegri, ma per nulla rientrato in seno al calciatore che a quasi 32 anni cerca continuità in campo e non in panchina, nonostante la sontuosa prova offerta a San Siro contro il Milan; proprio l'ipotesi milanista per lui resta viva, soprattutto perchè a gennaio i rossoneri interverranno certamente sul mercato visti i guai di Caldara e Musacchio, anche se Allegri non vorrebbe privarsi di un elemento di esperienza, affidabilità e carisma come lo stopper magrebino.
RUGANI - Diverso il discorso per Daniele Rugani, finito ormai nel dimenticatoio bianconero e mai apparso realmente in grado di scalzare i titolari dal loro ruolo. Troppo timido, troppo pulito, addirittura troppo buono l'ex empolese per le battaglie juventine nelle quali spesso un calcio in più non si nega a nessuno; Rugani ha mostrato buone doti tecniche e fisiche, ma caratterialmente sta risultando un gradino sotto i suoi compagni, motivo per il quale Allegri lo sta impiegando col contagocce. Classe 1994, il difensore toscano rischia di perdere anni importanti della sua carriera, Nazionale compresa, e già a gennaio potrebbe chiedere un colloquio con allenatore e dirigenza per capire le loro rispettive intenzioni e regolarsi poi di conseguenza. Roma e Napoli restano alla finestra, così come il Chelsea di Maurizio Sarri, il tecnico che lo ha lanciato ad Empoli; difficile prevedere cosa accadrà da qui a qualche mese, ma le probabilità che uno fra Benatia e Rugani lasci Torino già a gennaio aumentano di giorno in giorno sempre di più.